120 CAPITOLO X. innanzi diversi partiti i quali s'incarnarono in diversi sistemi. Il primo «li coloro che stimavano il caso di doversi rassegnare e aspettare, godendo nel frattempo il beneficio di una insistenza ancora tollerabile e sperando for-s’anche che quello stesso movimento infettino, «lei quale ho recate testimonianze e prove più sopra, potesse riprodursi e migliorare, come giA nei secoli trascorsi, le nostre condizioni idrografiche. — Il secondo di coloro cho pensavano di non dover punto astenersi, ma fare anzi buon viso alla cattiva fortuna, e mettere in certo mtido lo mani uvanti col secondare l'ojiera della natura. Essa interra, dicevano questi signori, ebbene, interriamo noi pili di lei, e, poiché con essa non ci ù dato lottare, preveniamola. 1 fautori di questi due primi furono combattuti da quelli che sostenevano un terzo sistema, il quale per gran ventura si eia conquistato il favore unanime di tutti i moderni uomini di scienza. Era quello di lottare invece ad oltranza colla natura, ed obbligarla non solo a sospendere ogni ulteriore lavoro d’importazione, mi, per converso, ad iniziarne uno diametralmente opposto, cioè di esportazione di tutta quella («arte dello alluvioni antiche la quale riesci va già infesta. XII. • Riferisco nelle princi|iali su«* parti la mia viva polemica all" Istituto di scienze — qnelln polemica che lini col chiudere la boera agli avversari e sgombrare al tutto le vie della verità fisica e tecnica. Dopo brevemente ragionato intorn i a questi tre così disformi indirizzi del pensiero scientifico e tonico, dimostrata In irragionevolezza dei due primi, e la necesuta, nonché convenienza, del terzo, verrò esponendo, dissi, il modo disegnato di attuarlo per meno di lavori intorno ai cui particolari si puO ancora lungamente dispulare, ma i cui fonda-