236 DELL’HISTORIA VENETA 1649 in tanto cambiamento di cofe intendeva, che tutti di nuo. vo s'efaminaiì'ero , efibendo in tal cafo di portarli all’abboc- 11 Cardi- camento. Ma il Cardinale coniìderando non poterli maneg-gio di tanti capi in un colloquio di brevi momenti decidere, ¿nìimpf^ negava di trattenerli lungamente dalla Corte lontano . Egli fJ7.tl"'? ben difeerneva l’intentioni, e 1’oseetto dei Conte di tirarlo p cinchini* • r 1 r ■ t J 1 lapaci tra m perlona ad una conferenza, per impegnarlo in modo, che *Fia**spV. convenire ad ogni partito conchiuder la pace , ò confer-&”*• mar il concetto, che l’abborriffe , e fufle l’iftromento odiato delle calamità , e della guerra . Tuttavia per ilchermirfi con arte pari, offeriva, che il congrelfo in luogo neutro fe-guilÌe ; e fù veramente accordato, che sù "i margine del confine, per levare le competenze, una baracca fi fabbricaffe, in cui s’ abboccaifero ambidue i Miniftri. Ma il Cielo ne rifer-vò 1’ cfecutione ad altro più felice momento ; poiché al pre-fente il Cardinale delufe con varii modi le fue fteiTe propo-fte. Non vedeva egli volentieri per i fuoi fini , che i Mediatori più a lungo fi tratteneffero in Munfter : feonfigliando- li perciò di ftarfene orioli, mandò Aleffandro Fabri iuo Segretario ad invitarli a venire in Francia, efortandoli nel paf-iaggio per i Paefi badi a ricavar le precife conditioni di pace , alle quali fulfero per affentire i Miniftri Spagnuoli . 11 Nuntio non abbracciando l’invito, fi ritirò in Aquifgrana ; Bagni id'n & il Contarini, a cui haveva portato il Fabri più confidenti, parunTda ma non meno accorte aperture, ricevuti gli ordini del Sena-Munfltr, to, che volle fare queft’ ultima prova , s’incamminò per Pa-r'gi • Ma prima eh’ egli arrivale, il Cardinale portatoli a San wfi} Quintino, mandò a Cambray, dove il Conte di Pignoranda wovan- ^ rjtrovava} j] Signor di Lionne, come perifcuoprire le dif-ficultà, e dilgroffare il negotio. Dal loro difeorfo inforfero più duri oftacoli ; imperoche riferendo ogni uno le cofe a fuo modo, Pignoranda publicò non haver il Francefe voluto mai dipartirli dal rigore de’ trattati di Munfter j e quefti foftenne offerii dal Conte con fafto foverchio pretefo di efcludere il Portogallo non folo, ma la Catalogna, e che l’intiera Lorena, Piombino, e Portolongone fuife reftituito. Poi fi rifep-pe , che mentre ftava il Lionne difeorrendo con Pignoranda , il Cardinale haveva fatto proporre alla Corte di Spagna un’ al-