FRA TERRA F. MARE 125 nemmeno di negare l'antico concorso dell'alluvione fluviale, ma perchè non riguardo questa che come un aiuto stato ■ erto efficace, ma punto necessario, al sorger«* di questi lidi, cui resta in tutto applicabile la immaginosa eppure esitta ualifieazione dello Stoppani che chiama della del ntare tali formazioni. G l’essenzialmente (scusi il lettore se insisto mila proprietà di questo avverbio che mi sta tanto a cuore) deve considerarsi tanto più legittimo che qualunque sia la parte che voglia attribuirei alla importazione fluviatile, la distribuzione anche di questa rimane pur sempre opera escludivi! dei venti, il qual fatto liasterebbe già solo a raccogliere anche questi fenomeni d'altra origine in una certa unità di principii e completa analogia di effetti. — E qui mi bisogna ■incora una volta notare come, giunti a questa, sia poi forza accettare anche quest'altra conclusione capitale, che, per l'invariabilità delle orientazioni anemomet riche e marittime ’) l'analizzato procedimento creatore non può a meno di continuare, come intatti continua, a tutto carico della laguna, perchè l’importazione del materiale oggi mai non più reclamata dalla necessita della formazione produce quello che si potrebbe chiamare un incremento vizioso dell’opera prima, cioè un lavoro di ingombro, una sospensione graduale del-l'attuosità idraulica e la successiva elevazione di fondo del ■’ampo del porto propriamente detto, ed impaludamento di tutto lo specchio retrostante. XI. In presenza di questi fenomeni, che il ragionamento c l'intuizione del pari che lo scandaglio dimostravano irreo o-sabili, furono per il nostro vitale problema lagunare messi *) Wjcgaai le ft)pio»i«iraf note dimostrative della citati Memoria defrli Atti del R. Istituto di iriaiK.