00 CAPITOLO VI. tono nelle gabbie o gatti piene di sassi, e di fuochi artiflziali. I bombardieri si dis|>ongono ai loro pezzi, già caricati : un basilisco ') corsiero, due mezzi cannoni serpentini *) e due quarti cannoni *) sotto la rembata a prua : i primi tre in direzione della chiglia, gli altri due per le bande : più due smerigli *) grandi allo bitte, e quattro piccoli sui fianchi. Una gran « baja di combattimento » piena d’acqua è nel mezzo della rombata per rinfrescare i pezzi, ed estinguere il fuoco che per l’accensione della polvere sparsa, spesso divampa. Oli archibugieri, genovesi e francesi, un centinaio in circa, sL dispongono sulla rembata e alle balestriere ») e [■osano Tarine loro sulle forcelle che vi sono piantate : altri si instano nello schifo, o fregatina *), altri alla spalliera di l>oppn. La ciurma, duecento uomini, con le test« rasate e le giubbe rosse, ò in posiziono di < |>alamonto inguaia 7) » barbareschi i più, sciolti, come dicemmo, dai ferri : una trentina di buonavoglia il resto, sp&gnuoli alla catena. l) (tnmn t'annoi)« ila 48 libbre ili palla. *) ('.aniioni ila 24. leggeri di metallo. J) Cannoni da 12. *’ Canuoni da 6 o da 4: tiravano a mitraglia. 5) l’arti superiori del posticcio. *) Per farvi testa al nemico che avesse invaila per la pnia la coperta, e difender la poppa. La fregatimi era allora una lam ia «la 14 n>mi addetta alle galee rapitane. 7) Quando cioè * i remieri tengono i remi in mano pronti eoi piede ohe monta sai banco, aspettando ehe il cornilo comandi che diano la palata » Crescenti». Santien nutf. *) Se ne imbarcavano sempre, perrìi- irò infedeh essendo, nè l'omlannati |>er delitti, non potevano aver comune con gli altri galeotti il desiderio di ribellione e di Aura : anzi, stando i n mezzo ad essi, li spiavano e li contenevano. Al bisogno, venivano armati e combattevano, nel qnal caso rimaneva saldalo ogni debito loro.