Capitolo XV. ■ LE COSTELLAZIONI (con lna tavola) Il creato s'impone colle sue varie manifestazioni. Un mare senza limiti, un cielo tempestato di stelle destano l’ammirazione di chiunque ama il bello. Trovarsi sulla tolda di una nave in alto mare, lontani dalle cure, dalle noie e dai confini della vita cittadina, in una notte serena e tranquilla, rotta solo dal monotono e cadenzato rumore degli stantuffi della macchina e spaziare nell'immenso e nell'infinito, ricrea lo spirito e solleva l'animo abbattuto. Il firmamento, come dice il Celoria, è la più grande delle sintesi, la sintesi dell' universo, epperciò è altamente poetico ; come un abisso, attrae chi lo guarda ; scuote, agita, eccita anche la mente più inerte ; pare il vincolo destinato a collegare il presente al futuro ; pone il segno ultimo della vita attuale, il primo dell’ avvenire ignoto. Ma se per sé solo il firmamento é tale, quale fascino non dovrà esercitare in chi lo avrà studiato e ne conoscerà, non dirò tutte ed intieramente, ma alcune e di volo delle sue infinite meraviglie? L’osservazione del cielo anche per