1651 V Il Tcfcelt puntj a Le• ro , la efpa-gna, e la ¿¡melifet. Qujftin Bafià ritorna a Cojla- 1 inope li vdovi ritrota multi nitriti, ti . 2%6 DELL’ HISTORIA VENETA invitar a battaglia il Capitan Bafsà, che ancora a Rhodì fi ritrovava. In pattandocoftrinfe quei di Samo al tributo, che come lontani ricufavano di pagarlo , facendo ardere alcuni villaggi , & alla Città minacciando il facco , & il fuoco r Trattanto il Barbaro Capitan delle navi, haveva prefo quattro faiche delle molte che fotto Stanchiò fi trovavano cariche per Canea. Ma giunto il Fofcolo , e ridottene in fuo potere altrettante, fperando di acquiftare la Città, sbarcò due mila foldati fotto Gii d’As , che trovò più del creduto ardua l’imprefa ; conciofiache i Bei per 1’ altra parte dell’ Ifo-la vi havevano introdotto foccorfoj fù perciò a’Veneti ordinata la ritirata , che frettolofamente efeguita portò qualche confusone, benche fenza danno. Non volle però il Fofco- lo allontanar!! fenza ridurr’ in poter fuo le faiche afficurate con funi alle muraglie della Fortezza, e dall5 ifteffa difefe . Ad ogni modo ie galee ne levarono parte, & incendiarono tutte le altre , perdendovifi Giovanni Vinter Sargente maggiore con ducento huofnini trà remiganti , e foldati , e recando feriti Marco Calerghi, Pellegrino Pafqualigo, e Niccolò di Mezzo Sopracomiti. La fama precorfa ne’ luoghi vicini, publicava Stanchiò effere ft;*to efpugnato ; onde giunta 1’ armata a Lero, trovò confufo il popolo, & il Comandante atterrito. L’Ifola è delle minori , mà poffeduta altre volte da’ Cavalieri Gerofolimitani , era ftata da eiìi la Città , che le dà il nome ,xfopra un’ alto dirupo fortificata . Il Fofcolo valendo!! del timore, che agitava i difeniori, fece feen-dere a terra con militie il Conte Almerigo Sabini, e rivolto il cannone delle galee contra la parte più batta , travagliava la più eminente con bombe. Una di quefte fopra la cafa del Governatore cadendo, gli uccife una figlia, da che fpaventato, capitolò fenza ritardo Ja refa , & andato fopra le galee, abbracciò la fede di diritto . Non volle il Generale mantener con preiidio quel luogo lontano, ma demolito , levate le armi , & i cannoni ritornò alla Standia ad ifvcrnar colf armata , imperoche dopo tali fattion.i non era più tempo di pattar verfo Rhodi, nò di perfeguitar la nemica . Perciò anche il Capitan Bafsà molti legni inutili lafcian-do in quel porto, con le reliquie dell’armata in Coftantino- po-