f 652. / C tifale in potere de! Due a di Marnava . Aiquifli fatti dagli Spagnuoli in Fiandra, 304 DELL’ HISTORIA VENETA parlafse, di negotiare fotto le già pretefe cautele del rimanente : ma non potendoli convenire , il Caracena , & il Gon-zaga, cfpugnato Roiìgnano, e Pontertura, a Cafale s’accortaro-no con deboli forze. Ma più deboli erano quei d’entro ; poiché a guardia di tanta piazza munita di cartello, e di Cittadella, non il trovavano più di ottocento foldati. Il Governatore Monpefat era in Francia, & alle fue veci fuppliva il Signor di Sant’ Angelo con poca rtima, e minore talento . Gli habitanti della città, & i popoli del Ducato fianchi del-l’infolenze delle militie rtraniere, acclamando il loro legittimo Principe, fi difponevano ad aprirgli le porte; onde il pre-iìdio non potendo fupplire per tutto, abbandonò la città, e non cosi torto vide chiuià la circonvallatione, che arrefe il cartello . Ufcirono veramente in campagna i Franceii, & i Savoiardi , ma non havendo, che folo tre mila fanti, e due mila cavalli, non baftanti per tentar il foccorfo, affalito Cre-feentino, lo ricuperarono. Trattanto gli aggreflori, occupate due mezze lune della cittadella fenza molto contratto, e fatte volare due mine , videro fpiegaril Ja bandiera di deditionc , che con patti honorevoli facilmente aggiurtata, furono convogliati i difenfori fin’a Crefcentino con due cannoni, oltre 1’ armi, & il bagaglio. Confegnata dagli Spagnuoli a Camil- lo Gonzaga la Piazza, il Duca vi entrò in pieno pofsefso, e gli fù dagli fteiìi Spagnuoli promefl'o danaro per pagar il pre-lìdio. In tal guifa cade Cafale, famofa face delle guerre d’Italia , & arringo celebre degl’ interefll de’ Principi, non meno, che dell’armi delle Corone, dando a divedere, che 1’avver-fa fortuna ad alcuni è conflgliera prudente di moderar l’ambinone ; ad altri è mandato moderto per velar le paffioni ; Onde gli Spagnuoli, che altre volte ne anhelarono l’acquifto, al prefente la cederono al proprio Signore ; & i Franceii tollerarono d’etterne difcacciati, dopo che d’auiìliarii n’ erano fatti quaiì affoluti padroni. Coll’irtefla felicità ricuperarono gli Spagnuoli in Fiandra Graveline, Mardich , e Doncherche , aju-tati da una fquadra di navi Ingleiì, che impedirono a’ Fran-ceiì di portarvi foccorfo. Anche Barcellona , che ad irtanza del Principe di Condè fù abbandonata dal Marcia con le truppe Franceii, dopo lungo afsedio foftenuto dal Margarit , c d’ al-