118 DELL’ HISTORIA VENETA 1646 pendenti, ella cominciò a follevare il contrario partito di quei della Garde, honorando il Conte Magno de' fuoi partiali favori , & inviandolo Ambafcjatore alla Corte di Francia, per ifcuoprire meglio 1’ animo, & i penfieri di chi governava . Strinfe in oltre il Salvio alla fua confidenza, e divisò 1’ efpe-ditione del Palatino al comando dell’ Armi ; ma non tutto ad un tratto, nò così pretto potè perfettionar il difegno ^ Trattanto il Pignoranda ufcì con la Francia a più precife, ancorché men aggiuitate propofte, efibendole la ceflione di quattro piazze con le loro dipendenze, cioè Landrecy , Bapau-me, Hefdin, e Danvilliersj progetto, che in Parigi più de-rifo, che udito, hebbe in rifpolta, pretenderli ò di ritenere Tr,fua le conquide, ò di ricambiarle con la Navarra . Il Conte per-7r7iafpa- c*ò difperando co’Francefi l’accordo, fi voltò alle Provincie ¿naffoL unite, & accolti quegli Ambafciatori con efquifite lufinghe di yifite, di titoli, e trattamento, con ogni forte d’efibitio-ni, e promette le guadagnò di modo, che fegretamente cor> chiufe con effe una tregua. Il timore , più, che la ragione ne fù certamente il mezzano 5 perche fin da tjuando viveva il Principe delle Spagne, per atterrire gli Stati, & indurli a ftringerfi vie più con la Corona Francese, haveva il Mazarini fatto infinuar in Munfter da’ Mediatori il matrimonio del fuo Rè coll’ Infanta con la dote de’ Paefi baffi . Fiora , che per la morte del Principe fi vagheggiavano in lei le fperanze di fuc-ceder alla Corona, fece il Conte credere agli Stati medefimi , di voler da dovero gli Sponfali conchiudere, amando meglio con decorofo negorio proveder alla falute generale de’ Regni , che perdere le provincie di Fiandra con pregiudicio pari allo feorno . Ciò ben’ impreffo ' negli Olandefi , che abbor-rivano non folo de’ Francefi la vicinanza, ma comprendevano trasferirfi con ciò in quella Corona le ragioni degli Spa-gnuoli fopra l’ifteife loro provincie, gl’induiTe a tanto furore , che poco mancò, non trucidaffero i Francefi habitanti nelle loro città . L’ Eftradde , che vi rifiedeva per la Corona , convenne fottrarfi , e gli Stati ordinarono agli Ambafciatoti di abbracciare la tregua , e poi di ftabilir perpetua pace , a che gli Spagnuoli per iftaccarli da’ Francefi con cuore aperto porgevano più che volentieri le mani. Tuttavia prima di publicaril trat-