6z DELL’ HISTORIA VENETA *645 a Generali, defcrivendo loro 1’ opportunità di combatterla t e fracattarlaj ma fù preferito il più cauto configlio di pattar alla Suda, unirli colf altre forze, e poi tentare la forte della battaglia. Giunti a’ quattro di Settembre in quel porto, reftarono attoniti gli auuliarii in vederlo abbandonato da’ Ve-netiani ; e dolendofene, non fapeva il Morofini trovar altra k* fcufa, che della confufione di sì gravi accidenti, e dell’ incertezza degli atteii foccorfi. Prometteva però di richiamar-veli follecitamente : & in fatti vi comparirono pretto, ilCor-naro con quindici galee, & il Capello con diciailette Va-feelli. Ttatanto i Turchi non abufando dell’occaiìone, imbarcate le militie, e tratte fuori di Canea le galee, moftran-Numir» do ardire fi rinforzarono con guardie, e ripari. Conftava Y ta armata Chriftiana di fettantauna galea, quattro galeazze, tren-"*• tafei navi, oltre dieci galeote, & altri legni minori. Ma nella confulta il Ludovifio dittuadeva il cimento, allegando il numero difpari de’ legni, e che la ftagione avanzata , come a’Turchi non dava tempo d’imprendere nuove conquide , così a’ Chriftiani non permetteva, ne ricuperar il perduto , nò impegnarfi ad imprefe. Sentiva egli pertanto, che a nuovo tempo il riferbattero intiere le forze, e s’accrefceifero co’ maggiori foccorfi. Dell’ ifteffa opinione parevano il General Maltefe, e 1’ Almonte , che comandava la fquadra di Napoli j ma diffentivano i Veneti, Se il Verrazzani, perfuadendo anzi, che s’ ufeitte al combatto, come a certa vittoria ; perche i nemici terribili in apparenza, cedevano certamente nel vigor d’animo, nell’ufo dell’armi, e nell’efperienza del mare, oltre 1’ ingombro di tante Saiche, & altri deboliilimi legni, tra’ quali il confonderebbero combattendo , ò abbandonandoli, il lafcicrebbero in preda agli affalitori. In ciò i Veneti infiftevano tanto, che il dimoftravano rifoluti di ci-mentarii anche foli. Perciò non foffrendo il Ludovifio per punto d’ honore, fù deliberato di ufeire la notte avanti i fe-¿ìfiuna dici di Settembre a tentar la battaglia. Appena cavata 1’ ar-rìfpinta ¿ai mata di porto, vento così gagliardo la rinfacciò, che aftret-]Zlcon' ta fù di rientrarvi non fenza danno di qualche legno . Replicando pure i tentativi, di nuovo forti , e fi preientò a San Teodoro, ftando immobili ad offervarla i nemici, quafi c’