— 82 — indigenti, gli alienati, i giovani ohe partono per soddisfare agli obblighi di leva, e quelli che dopo congedati ritornano nei paesi che abitavano prima di essere incorporati, sono ti'a-sportati, a spese dello Stato, al prezzo di 7 franchi al giorno, vitto compreso : il vitto è quello dell’equipaggio, ad eccezione dei sotto ufficiali che sono ammessi alla tavola dei maestri di casa. Protezione delle industrie marittime. Premi di navigazione e di costruzione. — La marina mercantile francese (1), se si eccettua un breve periodo (1860-1881) durante il quale trovò completa applicazione il principio del libero scambio, fu sempre potentemente protetta, a cominciare dal secolo xvn sotto il regno di Luigi XIV, colle leggi dovute all’iniziativa del ministro Colbert. Con atto del 5 dicembre 1664, oltre alla compatibilità dell’esercizio del commercio colla condizione di nobile, furono offerte diverse ricompense a coloro che avessero costruito o acquistato navi al disopra di 100 tonnellate, per fare viaggi nel Baltico, o portare uomini e donne nelle colonie: ricompense che furono confermate con atti del 7 settembre 1*569 e del 15 ottobre 1679. Nel 1669 venne pure accordato agli stranieri proprietari di navi, che avessero dichiarato di rimanere in Francia, un premio di 100 soldi per tonnellata per ogni nave di 100 tonnellate e di 6 lire per quelle al disopra di 100 tonnellate. Intanto, nel 1664, dalla fusione di diverse Compagnie fondatesi fra il 1626 e il 1660 per il commercio della Caienna, del Madagascar, dell’Oriente e della Cina, erano sorte due grandi Compagnie — delle Indie Occidentali e delle Indie Orientali — per il commercio delle colonie. Ha così inizio la politica coloniale di Colbert. Fu proibito a tutti i bastimenti stranieri di approdare nelle colonie (10 giugno 1670). Le (1) Per questa parte ci siamo particolarmente giovati dell’ottimo libro di M. Pr.ESSix — Navires et ports marchands — Paris, 1905.