\ 82 SOMMARIO. T Ladislao, Uè di Poi Ionia, inclinato a unir fi in lega lo Veneziani, vie-| ne impedito dalle contrarie deliberazioni della dieta . Si efpongono i ! mezzi praticati dalla .Repubblica per fornir fi di foldo per lebifogne della , 9 ! guerra. In Candia per le /difeordie private tra' comandanti perduta la T> fperanza di ftringere Canea con la fame, fi ritirò il Cornaro entro la capitale. Deli Cujfein, Bifsà di Buda, felicemente da Mah a fi a sbarcato su 1' ifola , provvide d' cgni bifognevole Canea : indi tentato prima fenza fuccejfo il po/lo delle Cijlerne , s impadronì del Chijfamo, Mentre la Jquadra dello navi Veneziane allo firetto de' Dardanelliproccurava d’impedire t nfcita alla tur chefca, molti danni ricevettero in Candia i noftri e dalle fazioni de nimiei e dalla pejlilenza . Benché la prima volta fojfe obbligata { armata de' nimiei molto danneggiata da’ no/lri, a rientrary dentro le Jlretto, ufcì però di poi con ogni felicità, non potendo nella calma inseguirla le neflre navi. In queflo tempo il Mazzarini ordino una fpedizioni cantra l’Italia. Orbetello è ajfediato da’ Francefi, che finalmente rotti per mare e per terra , furono cojlrettiad abbandonare t impref1 ; benché poco dopo riunita f armata , e fpinta fopra i porti d' Italia, efpugnò Porto longone e Piombino . Riufcito vano l’attentato contro Suda, terminarono in Candia i Turchi la compagna con t acquijlv di Rfttimo,. In Dalmazia poco confi der abili furono i danni dall’ una e f alr a parte. GliSpa-gnuoli in quefi’ anno ebbero vantaggio in Catalogna fopra i Francefi , obbligati a Alloggiare da Ibrida; ma molto furono loro inferiori nella Fiandra. Nella Germania ancora unite V armi Francefi alle Svedefi, diedero molta mole/lia al Bavaro. Si rapportano i maneggi de’mini/tri al congrego di Munfler per la pace univerfale \ e così que’ degli Ambafciadori Veneziani alle Corti d' JEuropa per ottenere ajuti lontra il nimico comune . Non iflandofi oziofifui mare ne pure il verno, feguì memorabile incontro d’una fola nave Veneziana , comandata da Tommafo .Morofini, con quarantafei galee turchefche . Morì nel fatto il Morofini e il capitan bafsà ; la nave già mezzo prefa fu foccorfa e falvata : molte delle galee nimiche 0 furono abbruciate nella zuffa 0 andarono a romperfi con la fuga ;,coflò a’ Turchi l'azzardo mille e cinquecento de’loro . In t'erra benché i Turchi riportati non avefiero tutti gli fperati vantaggi, non lafciarono però di ree ’re a’ noflri maggiori danni di que’, che da efii abbiano ricevuti . L’ armata Veneziana benché non ebbe la forte di venire a battaglia formale col nimi -co, che ricusò fempre d’ accettarla, incomodò però tutta la fiate ? fuoi legni , fe-guendoli in ogni porto , 0 r inferrandoli, ovunque fi ritira fiero , afportando legni da ca rico a vijla di tutta P armata , e impedendo fempre Ì unire znfieme tutte le vele, e prò-feguire il cammino verfo Candia, Infuriato a tali nuove il granfultano , molte flra-vaganze e crudeltà usò contro de’ fuoi minidri. Nell’ ottobre però favoriti dal vento sbarcarono i Turchi i foccorfi in Canea , Lionardo Fofcolo nella Dalmazia riportò confiderabili vantaggi fopra il nimico , a cui prefe molte caflella , Memorabile ancora m quella provincia fu la difefa di Stbenico, ajfediato da’Turchi, che con graviamo l«ro .danno rifpinti in un affatto generale, furono co/iretti a ritirarfi, l HI-