/ 254 DELL’ HISTORIA VENETA 1É49 no fegretamente a coloro fomento, con defiderio, che turbate le cofe, periffe nella confufione il Vifir, & il fuo partito cadeife. Si avanzarono pertanto i rubelli pyblicando dì portarli a Coftantinopoli per gaftigar i malvagi, e regolar il governo. S’allerti Caidar Bafsà con otto mila Gianizzeri per pattar il Canale, Se unito ad altri fei mila nell’ Afta, incontrarli prima che s’accoftaffero maggiormente alla Città Dominante j ma etti affrettando il paffo , giunfero a Scutari in dieci mila, chiedendo le tette del Muftì, e de’giudici della legge, che con ardire federato havevan’ ofato fegnar iàcrile* ga fentenza di morte ccntra il loro Sovrano . Non trovarono quei del governo , della falute de’ quali in particolar fi trattava, altro modo di fchermirfì da sì plaufibil pretefto , che con la riverenza, che alla Religione il volgo proietta * Spiegato pertanto Io ftendardo del Profeta, che ne’ cafi elìre-Ur/Yt' m* chiama tutti alla veneratione, Se alla difefa , raccolfc A-Turchi cp- murat quaranta mila huomini in pochi momenti 5 e con etti j'cita'iy pattato il mare, attalì ne' padiglioni i follevati , dando loro eolia wort, tale fconfitta, che chi non fu diftefo sù 1 campo, fi difper-fe fuggendo, e quei che vivi Tettarono , in mano de’vincitori condotti a Coftantinopoli , furono impefi alle forche . A Mufsà, già Capitan Bafsà, per fofpetto, che s’intendeffe co’ follevati, fù levata la vita. Uno de’ Capi principali della ribellione, che Nebi il chiamava , caduto in potere del Bcglicrbei di Natòlia , fù con fevero fupplitio punito , Se un’ altro , che s acquietò prontamente , con un governo fù riconofciuto, e placato. 11 Muftì nondimeno vedendo la fu a tefta efpofta a sì fiera borafea , credè meglio donare la dignità per conièrvare la vita, onde rinuntiata la carica fi ritirò a quiete privata . Così per all’ hora il turbine fu dileguato . Nella Bofna a Tcchielì, efecrato per l’infelicità de’ iucceill, fù dato per fucceffore Dervis : mà fi guerreggiava Atipia d> *n queft’ anno dal Fofcolo più col negotio , che coll’ armi » *1 poiché nodriva intelligenze nell’Albania 3 e quei popoli, alcu-FdÌrfiin pò- ni indotti dal zelo di religione, altri da fperanze, e profit-itiu tj } j0 follecitavano immaturamente a far vedere in quelle parti l’ infegne della Republica, pronti tutti a fcuotere il tirannico gic^, e molti cfibendofi di prendere l’armi, Se inco n-