— 15 — Navigazione generale italiana: e il Governo che aveva favorito questa fusione nell’intento di costituire una forte Compagnia che fosse in grado di meglio fronteggiare la concorrenza internazionale e di contribuire più efficaoemente all’espansione dei traffici italiani, provocò dal Parlamento l’approvazione della fusione, agli effetti dei contratti in vigore. Da allora fu costituita quella condizione di assoluta prevalenza della Navigazione generale italiana, e quasi di monopolio dei servizi, che è continuata fino ai nostri giorni. Dopo la fusione delle Compagnie, in virtù di convenzioni addizionali, furono migliorate le comunicazioni con la Sardegna (1883) e furono adottati (1885) dei provvedimenti speciali per i servizi del Mar Rosso. Anche questi servizi furono assunti dalla Navigazione generale italiana, la quale inoltre, nello stesso anno 1888, impiantò una seconda comunicazione settimanale per la Grecia e l’esercizio della linea per Batavia, che poi cedette alla Nederland. Scadendo contemporaneamente il contratto con la Peninsulare per il servizio da Venezia por l’Egitto, si addivenne alla rinnovazione di esso, aumentando il sussidio, e ciò in compenso di agevolezze consentite dalla Compagnia alla nostra esportazione: ma dopo tre anni, o cioè alla fine del 1891, alla scadenza del contratto del 1888 con la Peninsulare, l’esercizio della linea fu assunto dalla Navigazione generale italiana. Queste modificazioni ed altre di minore importanza fecero si che crescesse l’ammontare complessivo delle sovvenzioni che salì a 10 milioni, quasi per intero assorbite dalla Navigazione generale italiana. Scadute le convenzioni del 1877 e quelle addizionali successive, i servizi non subirono notevoli mutazioni, essendosi soltanto migliorate alcune linee con maggior frequenza di viaggi e altre con aumento di velocità delle navi. Fu però per la prima volta meglio determinata la distinzione fra linee con carattere prevalente postale e linee con ca-