8 la gran torre gune, le Alpi e una parte del mare Adriatico; armata a guisa di un forte nel -1379 per le minacce dei Genovesi (4); visitata da ducili, da principi e da imperatori (2), e scopo alle meteore, ai terremoti, alle folgori fino al 4776 (3), offerse, non è gran tempo, uno spettacolo inaudito di compassione e tristezza, eli’ eloquenza nessuna potrebbe adequatamene descrivere. Nell’ interno di questa torre, che ne contiene un’altra, la quale arriva sino alla cella delle campane (4), fra le mura (1) « Fu messo quattro pezzi de artilleria in Campanie! di San Marco, ■ nei timore che i Genovesi invadessero Venezia. Galiicciolli, pag. 263, 1. i, c. 8. (2) Al tempo del Galiicciolli si recarono a vedere il campanile il re «li Napoli e altri principi; nel 1596 nella vigilia dell’Ascensione risalì sopra 1’ arciduca Carlo di Austria fratello dell’ imperatore Massimiliano col duca di Ferrara suo cognato, e don Alfonso fratello del duca, come lasci» scritto nelle sue memorie Alessandro Ceggia Canccll. Ducal. mss. Sv. il. 26, pag. 3. E nel 1423 l’imperatore Caloianni vi fu condotto dal doge Francesco Foscari, come scrive il Sanudo. Anche Napoleone lo visitò. (3) Caddero fulmini in questa torre nell 117, nel 1490, nel 1547, nel 1565 alle 2 di notte, nel 1657 e nel 1735. Il 18 maggio 1776 fa applicato il conduttore al campanile, mossi i procuratori di San Marco dai dotti consigli del prof. Giuseppe Toaldo. Nel 1568, H decembre sabato alle 24 circa, venne molto vicina al campanile una cometa crinita, chc teneva la coda non molto lunga, divisa in due parti, e durò circa 2 anni; ai *3 aprile 1745 , circa le 21 ora, sonato il primo doppio la vigilia di San Marco, 1’ Angelo precipitò sulle botteghe e loggia, e tre infelici perirono sotto le rovine. Nel capitolo Rosso della Giustizia vecchia, pag. 123, mss. Sv. n. 1020, è registrato: 1511, 26 maggio alle ore 20 circa sonate da poco, el io in questa città un grandissimo terremoto il quale . .. rovinò muri c campanili, c massimamente quello di San Marco il quale se verzù de sora alle colonelle; che non se potè per parecchi zorni sonar le campane per dubbio clic cadesse; e dalla fazzada della chiesa de San Marco cadette cinque pezzi de marmoro e una colonclla d’un capitello. lo Cristoforo Zaccaria coadiutore al d. offizio. (4) Le grandi colonne di mezzo, che reggono gli archi della cella, sono di bellissimo verde antico. E singolare la profusione di si preziosi marmi in un’altezza, che appena 1’ occhio può scorgerli. Buono fece in sei