VASCA BATTESIMALE 225 torà sussistente, esagona, notisi bene, coni’ è esagona la vasca in quistione, oggi scornasi ? Tale piattafórma avrà subito, ne conveniamo, nel corso di tanti secoli alcune ri-staurazioni, ma non venne menomamente cambiata di forma, nè si alterò da chi sovrapponeva più tardi la nuova pilo, e aggiungea ad un solo Iato dell’ esagono 1’ appendice di due gradini di tavole, perchè potesse accedervi il sacerdote. Ciò non occorreva veramente di fare in vista al minor diametro della vasca, di confronto al nuovo fonte, on-d'è a dedursi, che non fosse permessa una intiera rinnovazione, ma la semplice sottoscrizione alla vasca, poiché altrimenti si sarebbe costruita la piattaforma di quella maggior ampiezza, quale richiedeva il bisogno. Si voleva forse conservare una memoria e niente distruggere del prisco monumento? Infatti, abolitosi 1’uso del battesimo per immersione, e surrogatosi il rito per aspersione, diventavo necessaria una modificazione nella forma della vasca. E a questa si procedette* secondo una Cronaca, nel 4539; del che fa parola il Mesehinello, appoggiato ad un manoscritto di Stefano Magno, ove narra che fu calata giù dal corridore, per cui si cammina intorno alla chiesa sopra la piazza una pila di battisterio che era ancora rozza e serviva per ricevere l’acqua, adoperata dai maestri per il mosaico, e che Jacopo Sansovino, avendola riconosciuta pietra stimabile, la fece lavorare, e porre ove è al presente. Questa erroneamente detta di bronzo dal Moschini, è di pietra valassa, o marmo brecciato, larga piedi 5 nel suo diametro, e alta \ e oncie 4; poggia sopra piedestallo consimile, ed è sovrapposta alla ricordata piattaforma esagona. Si tolse allora quindi naturalmente la vasca anteriore per sostituirvi l’odierna pila. Ma noi dimandiamo, che cosa si fece di quella vasca rimossa? Non si sarà certamente distrutta, nè ad altri usi conversa, e dove fu quindi collocata, se non in luogo, che doveva essere ragguardevole ? Nè ci sia obbietta- 29