SULLE VETRERIE HURANESI 21 chio, a suggello del vero. Doloroso evento, a cui pur troppo soggiacque Venezia nel subitaneo rivolgimento delle sue sorti politiche, poiché, violate le inviolabili sedi della famosa e gelosamente custodita industria muranese, s’involarono altrove, coi secreti dell’arte, i primi maestri, e noi perdemmo fino gli avanzi di quelle divine manifatture, che spargevansi per tutta 1’ Asia, per 1’ Europa e per 1’ Africa, e i tesori facenno accrescere del Dominio. A tale vuoto, che parea irreparabile, avvisava per altro il concittadino ora defunto, signor Pietro Tironi, che, caldo di patrio amore, volle sopperirvi in silenzio, e con innurnerabili cure, non badando a spese e disagi, si fece a ricercare fuor di Venezia quanto a Venezia di questo genere apparteneva, e nei conventi e nei palazzi tal suppellettile di preziosi vetri e cristalli rinvenne, da comporre una collezione che alletta e sorprende. Scorgonsi infatti tazze di varia forma e misura, di ammirabile agilità, e con intagli; altre di gotico stile, sid disegno di un cordone attortigliato, o a circolo con globetti, o con fiori nel centro; taluna a calice con ¡svelto piedestallo elegante, da presentar l’idea quasi dpi medio evo che sfugge, per cedere al bel tempo, essendo fuor di dubbio del 500 alcune lazze, accusanti l'epoca, in cui i lavori aveauo assunte forme più regolari e delicate. Ed è pregevole e curioso il manufatto di due bicchieri mirabilmente incassati uno dentro dell’ altro con miniature, ad evidenza sul vetro del secondo, riflettente dal vetro del primo che le rinserra. Moltiformi sono poi le opere a filigrana, che ornamenti somministrarono alle più splendide reggie, e di cui alla Porta spedivansi regali dalla Repubblica ; ed è rarissimo, per singolarità di lavoro e per l’assai ardua esecuzione, un piatto grande, a sette circoli, tutti diversi nel disegno di filigrana, che spicca fra parecchi altri in parte con ¡smalti. Dei quali smalti conservatisi più lavori, come di