DELLA MISERICORDIA 27 *ion dei soggetti, che rappresentano, medicina e risurrezione del tempio. Laonde ben merita che si tenga una fondazione in onore, di cui fu tenero il doge 3Ioro , che le ottenne da Nicolò V l’indipendenza, sendo egli a Roma ambasciatore, per cui il nome dell’attuale monsignor abate Priore sonerà sempre a quelli indiviso di Marino Moro e di Girolamo Savina, caro questi a Clemente Vili, dal quale conseguiva la mitra, 1’ anello, la croce, la vesta e gli apostolici privilegii ; e che a Venezia conserva un’ unica interessante badia, pel cui maggior lustro e chiese e corpo-razioni si resero tributarie. L’ANTICO MONASTERO DI SANTA MARIA DEI MIRACOLI. Noi non portiamo odio a nessuna persona del mondo, per quanto ci apparisca malvagia, ma abborriamo e detestiamo quale iniquo e nefando essere l’avaro, che, soprappreso dalla malinconia dell’oro, numera e chiude, guata e non usa , e scannerebbe 1’ universo se fosse garantito che il sangue sparso si cangiasse in argento. Per costui non v’ ha più acuto spino dell’ altrui cortesia, e come il maldicente è sempre un inalveggente, così cogli occhi della sua obbietta passione guardando certi begli atti, dì cui non sarebbe capace, se, per ¡sventura dell’uinan genere, vivesse mille anni, attacca e morde chiunque è grazioso e sociale, e a’ suoi gretti principi! non si uniforma. Non possono infatti non appartenere a tal gente i censori di