25S IL MONASTERO fosse conversa in ospizio dei pellegrini, che viaggiavano alla Terra Santa. Quindi In magione conformavasi in cellette, alla foggia di monacale ritiro, e si erigeva una cappella, sacra alla Presentazion della Vergine. Perdutosi intanto Negroponte dai Veneziani, fuggivano dalla città conquistata due opulente e qualificate matrone, Polissena Preinarin e Beatrice Venier, e unitesi esse con altre egregie in consorzio, e da benefiche destre sorrette, gettar fecero le fondamenta di uno splendido monastero, e poiché ivi accolte erano in antico le pellegrine, che nvviavansi olla visita del S. Sepolcro, e considerato che non sarebbero più approdati pellegrini alle lagune, dopo caduta Costantinopoli in mano dei Turchi, eriger fecero, per memoria almeno, un sepolcro, simile a quello di Gerusalemme: donde il nome del chiostro. Perciò nel corpo di mezzo del tempio sorgeva una grotta, ove stava appunto il sepolcro, e dentro vedessi un altare, a così esprimersi, in aria, ricco di marmi, sostenuto da quattro angeli di porfido; la pala era tutta di marmo, lavorata vagamente di pietre dure a colori diversi. Dal qual altare per otto gradini scendeasi alla concava parte di detto Sepolcro, in un chiuso recinto, dove adoravasi nn Cristo, di grandezza al naturale, che figurava sepolto, e veniva sempre con gran frequenza visitato dal popolo. Fu questo il X monastero, surto nel secolo XV, le di cui monache, sempre nel numero di novanta, professavano la regola del terzo Ordine Serafico. Esse da principio per un breve di papa Alessandro VI furono sotto la direzione dei Frati minori dell’osservanza, indi nel 1546, per bolla di Paolo III, assoggettavansi al nunzio apostolico in Venezia, e finalmente, per decreto di Clemente Vili, nel 1394, passarono sotto la giurisdizione dei patriarchi, tolta la promiscuità disdicevole, che per vari anni si tollerò, come in altri, anche in questo convento, detto doppio, poiché vi coabitavano i frati e le monache, al pari dei monasteri antichissimi di