EV VENEZIA 49 gioni di Europa; avendo costruito degli organi solidi, eie* ganti e soavi, anche per la Russia e per Costantinopoli, come alcuni perfino ne inviarono nell’ America (4). A merito dei quali si ristorava nel 4840, con grande bontà di lavoro, 1’ organo di S.a M.a Formosa; due anni appresso enco-miavasi, costrutto tutto di pianta, 1’ altro in Mogliano per la materiale struttura, per la copia degli strumenti e per il perfetto armonico accordo dei suoni. E ai dotti e benemeriti artefici veniva commessa la ricostruzione dell’ organo pure de’ SS. Apostoli. Era già esso in origine lodevole per la sua costruzione, e per la qualità delle voci chiare, nitide, umane, onde da taluno riputavasi opera del Nanchini, essendo stato invece fattura di Gaetano Callido nel 4766, ma nel ristauro del 4824 guastavasi dal primo artiere della ditta defunta, massime per avervi apposto non adatto il somiero, eh’è il bancone, o recipiente dell' aria, mandata dai mantici, per via delle val.vule. Nuovi sono pertanto tutti i parecchi registri di concerto, le trombe, i claroni, il fagotto, il corno inglese, i flauti, il flagioletlo e 1’ ottavino, il tamburo a rullo, l’aggiunta di contrabbassi, la violetta, la flutta e le trombe reali. Cinquantasei sono i tasti, ed ha l’ottava distesa nei bassi, non già mozza, come in antico si usava, e produceva un distacco, un falso a così dire di voci, anziché una combinata progressione di suoni. V’ hanno al pedale i timballi, che toccati appena, e arpeggiati adagio, a campo largo, fanno 1’ effetto bellissimo di un pizzicato violone; e v’hanno le campanelle a martelletto, o battoc-chino, secondo 1’uso della Lombardia, da circa mezzo secolo in voga, e per conto di Venezia nel 4822 introdotte nell’ organo dej Carmìni, di cui però in massima lo strillo importuno sembra offuscare la lucidezza, mentre si forma insieme dei suoni, per la varietà degli strumenti: sul qua- (1) V. elogii ai Bazzani. Stanno nella Gazzetta n. 8,-12 gennaio t8i2. 7