TEATRO ANATOMICO 53 Mancava però soltanto fin oggi, e nella splendida luce dell’ attuai progresso dell’ arte un degno campo agli studii, in un’ampia, regolare e decente sala anatomica in seno del» 1’ ospitale medesimo, qual la esigevano le sane vedute della medica polizia, e tutti i religiosi e sociali riguardi, e a ciò bellamente provvidesi. E il 49 luglio 1842 s’inaugurò appunto la solenne apertura della nuova sala, con una prolusione del sig. Luigi dott. Nardo, segretario di quella medica direzione, che per otto secoli passeggiando di venete glorie, ponea tutti sott’occhio i gradi del merito degli antichi e recenti cultori anatomici fino a noi, con induzioni e argomenti di peso, ove gli fallivano i mezzi, elaborando un prospettico quadro, di cui avevamo difetto, poiché parve, che come sul fine cadde arso e disperso l’archivio del collegio, gl’incendii congiurassero nel XIV e XV secolo a involarci quegli atti, che avrebbero soli giovato all’esatta storia della veneta anatomia di quei tempi. E la erudita prolusione, udendo la quale colsi di volo, pei miei patrii ricordi, queste poche notizie, veniva pronunziata alla presenza de’primarii ragguardevoli magistrati e di folta corona di dotlì , che applaudirono a un lavoro di storia insieme e di scienza, in cui non si potè abbastanza conoscere, se prevalesse nell’oratore la saviezza delle riflessioni e delle sentenze, o la filantropia dei consigli e dei voti. Sparito così, per le corse vicende, il teatro, di cui sussiste nell’ edilizio presente una languida ombra, e anche la scuola scomparsa di anatomia, che in Padova fiorisce, è vanto pur di Venezia Taver eretto in oggi una solenne sala, pel doppio ufficio se non più di teatro e di scuola, delle legali investigazioni e degli anatomici esercizii a tutela e onore delle società e della scienza. Ed è a notarsi, che dovea sorgere nell’ attuale istituto ove parve che dal genio di più secoli addietro si adocchiasse, come ¡1 luogo del migliore suo collocamento, se alla metà del secolo XVI