17 2 SCUOLA ANTICHISSIMA tare, e molti guasti sofferse fino al-1819 nelle reverende pareti ; ma per l’unione al resto delle mura scamozziane, da cui fu sempre isolata, divenendo importantissima parte, lorchè tornò Ospitale civile, potè essere a prima giunta adocchiata dal direttore allora dell’ Ospitale, poi regio medico provinciale in Padova , che nomino a cagion d’ onore, il fu dott. Duca, uomo di alte vedute e di genio, che immaginò subito di restituire 1’ edilizio all’ammirazione delle arti, emendandolo dalle ingiurie del tempo, e destinava la porta maggiore della Scuola ad ingresso dell’ Ospitale medesimo, più accessibile e dignitoso dell’altro, molesto e difficile, sul rivo dei Mendicanti ; preservava quindi la sala inferiore ad uso di atrio, ottenendo dal Governo, che le sale superiori, anziché reclusorio, com’erano divenute, di pazzi, si ritenessero asilo di più tranquilli ammalati, e cominciava a promuovere così fin d’ allora, ed eseguiva in fatto, con qualche entità di dispendio, una prima interna riparazione della fabbrica insigne, cui seguì il ri stauro dell’imponente prospetto del quale nell’articolo precedente si teune discorso. Chiunque, dopo ciò, amasse un paragone dell’ antica età colla recente, e col filo storico calcolare gl’ ingenti passati dispendi, e i non spregevoli d’ oggidì, in tre lustri di cure, duranti i quali più o meno si fecero esborsi, avrebbe nuova prova della stima di questo gioiello. E chiunque si unirebbe al voto del bravo e benemerito segretario dell’O-spitale, dott. Luigi ¡\ardo, che fosse barricata la base della facciata con un rastrello all’intorno, a togliere la sua preziosità da’ nocivi popolari contatti, eome ben si provvide per l’insigne monumento Colleoni del Verrocchio e del Leopardi, che non sarebbe surto sul Campo, meraviglia delle arti, se mancata fosse allora la presenza del torreggiarne edilìzio. Rimontando adunque agl’inizii, noi vedemmo ripetere questa Scuola dalla penitenza la sua culla; seguendone! progressi, farsi più maestosa e più bella dopo l’incendio;