2'2i ANTICA secolo era ¡1 XII nel suo principio, ed è ad avvertire die precisamente in questo torno dogava Ordelufo Falier, il facondo oratore, il prode guerriero, giovane d’ anni, vecchio di senno, che colle belligere imprese la gloria accrebbe del nome veneziano, massime allora che vinse Murci-miro nella Liburnia, e assunto il titolo di duca dulia Croazia, si restituiva a Venezia, seco traendo lungo il cammino un codazzo di prigionieri in catene nel suo solenne inaudito trionfo sulla gran piazza di S. Marco. 11 raccolto bottino in quella spedizion disastrosa, secondo Io storico G. B. Vero, fu tiberem et luciUeiUtim, e nulla alla sua insigne conquista mancava. Ricordisi poi esser questi quell’ Orde-lafo Falier, che sull’ orme del bellicoso e pio genitore, nel cui dogado si scoperse il corpo di s. Marco, al cospetto di Enrico HI imperatore d’ Occidente, si mostrò ardente di affetto, per ornare preziosamente la stupenda Basilica; ch’è stato a suo inerito ingrandito l’inestimabile icone bizantino dell’ara maggiore, e ordinaronsi da lui i miglioramenti, e fu da lui fatta arricchire la pala splendidamente di fili di perle e di gioie, perciò ammirandosi in uno dei comparti la sua propria immagine, a canto a quella d’Irene imperatrice d’Oriente. Sarebbe strana adunque, o non piuttosto verisimile assai, la congettura, che, seguendo il costume di allora, avesse Ordelafo Falier condotta la guerra, associando alle prigionie, alle devastazioni, alla schiavitù, anco le depredazioni delle cose di religione, come si adoperava, quando apparivano per qualche titolo interessanti, e che adocchiata in qualche tempio della Croazia una vasca, e credutala adatta alla cappella battesimale del gran tempio che cosi sfavagli in cuore, ne avesse commesso l’asporto, in un alle altre opime spoglie, e nel mezzo si collocasse poscia della cappella ? Potrebbesi qualificare mai avventata una simile induzione da chi, anche non avendo altri dati, si arrestasse solo ad osservare la piattaforma vetusta, tut-