f)2 TEE 0UISTION1 sufficiente per far apporre appunto presso Io Stretto di Gallipoli, la formale iscrizione latina sul muro esterno della casa del Tiziano, quale riportasi qui appresso, e sta già stampata nelle Menzioni onorifiche de' defunti scritte nel nostro secolo da G. B. Contarmi, Yen. 1845, Tip. all’Ancora , pag. 117, Voi. I. Hic locus sacer esto quo Titianus Vecellius potiora magno penicillo edidit opera et ex quo migravit senex od superos ne curine tanto incoia jam superbientis antiquus honos aetate marcesceret Vinc. Zenierius S. Thomae Ec. Rector HI. D. CCC. XXVI. Mon. An. P. C. La quale iscrizione non più esiste sul luogo, perchè fu rotta in tempo di notte, e asportata da incognite mani; il qual fatto avvampar fece allora di nobile ira quanti hanno in pregio la fonia degl’ illustri ingegni, e la gentilezza degli onesti costumi. E nei Ricordi su Venezia, 1834, Tip. Lampato, pag. 151, un Anonimo, ch’era però, e a cagion d’onore nominiamo, il nob. sig. Fabio Mulinelli, i. r. Direttore dell’Archivio politico generale dei Fra-ri, cavaliere delle patrie cose cultor benemerito, e storico, quanto erudito e sagace, altrettanto coscienzioso ed onesto, con molta giustizia di ragionamento si espresse ; che fosse pur vero anche l’errore dello Zenier nella col-locazione della lapida, avea pure un segno pubblico di o-maggio dal paese, a cui tanta die’rinomanza quel grande imitatore della natura , per il quale tanta gloria ebbe la veneta scuola, e tanto alto salirono le arti italiane. Ma ora (queirillustre continuo), che cosa abbiamo in compenso del diletto sottrattoci ? qual merito, qual vantaggio dal-