LE MASCHERE ANTICHE VENEZIANE 287 mai di casa colla faccia scoperta, cosi è ben probabile che i Veneziani ne imitassero la costumanza, non però per la causa della gelosia, ma per Io scopo unicamente di secondare così In tendenza nazionale a quellMnnocente ilarità, ch’è pur caratteristica impronta dell’ indole ingenua, e della sicura bontà veneziana. Trovasi negli Archivi! pertanto la Ma~ riegola dei Mascherai soltanto nel Ì400, durante il doga-do del Foscari. Il Consiglio dei Dieci ne tenne più tardi la sorveglianza, occorse essendo, per moltissimi insorti abusi, vurie leggi disciplinari e repressive, come s’impara da un decreto del ¡Maggior Consiglio del 1628. Dn principio vesti-vansi le maschere in mille fogge, e sotto ogni rappresentanza a talento, e si tolleravano perfino le maschere di eremiti e di santi, finché eiò fncevasi senza malizia, come vi era, per esempio, un'allusione al san Teodoro col caval- lo e con la lancia in mano; ma quando degenerarono le intenzioni, e poten venirne scherno alla pubblica religione, ne venne 1’ uso inibito. L’impudenza delle maschere era e-streina poi nel periodi ultimi della Repubblica, e conservasi una parte, presa nel consiglio dei Dieci il -15 gennaio •17*39, contro lo scandalo di alcuni, che recnvnnsl in figura indecente e profana nelle sagrestie, e sulle porte delle chiese. Parlnndo delle varie maschere, taluni vestivansi da maghi, onde è rimasta nel dialetto la frase del vestir da stro-leghi, per ¡illudere a chi non osservi le norme del buon gusto nella scelta dei colori e degli abiti. Altri rappresentavano la figura di diavoli, armati di certe vescichette, con cui davano innocue busse, con gran chiasso, alla ragazzaglia che lor correva attorno. Analoghe diavolerie vedemmo tra noi l’anno 1852, che fu baccanale straordinario, in cui, a rifarsi quasi dalle lunghe soste degli usati solazzi, si fece scialo dalla città di tripudi e feste, con infinita copia, e infinitamente varia di maschere, ed erano più o men pronunziate le sembianze dei diavoli, con ¡scialacquo di corna e