LEONARDO MANIN 367 che pare tolta dalle man delle Grazie, tesseva con eloquente discorso, tuttora inedito, una degna ghirlanda al cavaliere compianto e con si mirabile delicatezza e sentimento, da ispirare Io scrittore di quésti cenni alla poesia che vuoisi in queste pagine riportare, quale si lesse l’anno 1854 in un giornale di letteratura. Quando il manto regai Adria vestiva, Di grandezza teatro e di splendore, D’alte speranze per saper fioriva Uom, che il patrio sostenne antico onore. La gran scena lugubre si compiva Tra domestici lari, e il nobil core Ver la madre gentil fe’ rediviva La patria storia, con dottrina e amore. Là in senato si assise, e gettò luce U’ le supreme un dì cure di stalo Lo zio reggeva, in maestà di duce; E a lui sul capo venerando pioggia D’onor discese, e fu da regi amato, E per lui l’Adria a nuova gloria poggia. SEGRETARI DI SENATO GIOVAMI ANDREA FONTANA. Quando dalla parola patria, col senno e col valore illustrata, i cittadini di Venezia s’intitolavano patrizii, e costituivano la primaria nobiltà dello stato, avente l’alta rappresentanza nelle gravi magistrature dei supremi consigli, un altro ordine, benché formante una nobiltà secondaria,