1645 ì Liberatiti J:l Patriarca Moro/ini verfola patria. iella I{epu* blica a’ Principi erijliani. 48 DELL’ HISTORIA VENETA altre dieci galee, e due galeazze, ad affoldar quanti Vafcel-li poterono trovare ne’porti d’Italia, noleggiarne dodici de* più poderofi in Olanda, levar foldati in ogni provincia, e proveder danari, parte coll’ impofte , parte coll’ allettamento di groffo intereiTe a chi ne preftaife. I Nobili, e i Sudditi fcoiìì al comune pericolo con lodevole gara concorfero ad efibire le perfone, e gli haveri 3 fegnalandofi con riguardevo- li iomme le città principali, e con proportionate offerte le terre minori. Precorrendo Gio. Francefco Moroimi, Patriarca, di Venetia , con efborfo di cinque mila ducati all’ anno durante la guerra , i Prelati, il Clero , & i Regolari promifero con-fiderabili ajuti. Ciò con diligenza operandoli nello Stato, fi rivoltò il Senato agli Stranieri, e partecipando al Pontefice , & a’ Principi con efpreflì corrieri l’improvifa invafione de’ Turchi, rimoftrava 5 Chela perfidia de Barbari in violar iti-giuflamente la pace, intentava tutti nella difefa ,* che i Ttirchi occupando città, e foggiogando provincie, come uri atta voragine, (j* un abiffo profondo, afforbifeono le cofe Divine, e le humane ; e portano folìtudine, O* borrore dove fiorir fole-vano ampiffimi 'Regni, nobili Città, e famofe ISLationi ; bora folo attenti all oc c a filoni, (y d profitti indurfi, non per provocaiioni, ò infu Iti della Republica, ma per /’ opportunità che contra tutti gli alletta di muovere perfidamente ì armi, quando verf'ino gii altri, ò tra crudeli difcor dìe, 0 tra lenti configli . Haver effi una fola ^ e perpetua regola dì ragione, ripo-fi a nell aggrandire ì empietà loro, e ì imperio. E che dover attendere gli altri da un moftro infedele , fatalmente a gran mali predetto dal Cielo, e nfervato dalla Fortuna ? 1 pia vicini rìfentirne ì primi colpì, ma effer ben pre/io per giungere al cuore dì tutti le offefe. Effer tempo, che la Chrifliani-tà fi rif vegli al perìcolo, e dagl' inteflini odìì riforga, placando lo fdegno , e fofpendendo le armi. TSLon confiftere la vera grandezza ne^ acquìflo fangui nofo degli Stati : ma nella pietà , e moderai ione degli animi. Alle fiere baver la Natura affegnato il furor e la forcai agli buomini baver preferitala ragione, e a quefla con giuflitìa limitato i confini. Hora nella celerità la fnr%a de' foc corfi principalmente ripor fi j perche, fe per la tardanza qualche vantaggio riportajjero i Turchi,