202 SULLA PATRIZIA tria dal ritornare ambasciatore a Costantinopoli, e ritornato, fu eletto consigliere, e poi procuratore, e visse anni cen-to, integro di mente e di eorpo, fino al 4554, in cui venne ballottato per doge, E narrasi di Giacomo, già duca in Can-dia, che nella difesa di quella piazza, rimasto nel 4689 ferito da colpo di cannone in un braccio, dovette essergli troncato per preservargli la vita, ed egli con lieto animo intervenne alla consulta, In cui si deliberava la resa di quella capitale ai Turchi, Nè gratuita è certamente l’opinione, che al ramo dei Contarmi dei Scrigni appartener possano quei soggetti, che con animo pietoso e liberale vollero che le profusioni spontanee rivelassero la misura del patrio loro sentimento. Un Girolamo infatti contribuì pingue somma per la fabbrica della nostra Chiesa di Santa Giuslina} un Pietro, figlio a Zaccaria, vescovo di Baffo, fu il primo che diede principio all’ospitale decantato degl'incurabili, ove un altro Pietro per religion si distinse; un Federico, procurato!' di San Marco, quegli che hel 4574 albergava il re di Francia Enrico III, di passaggio per Venezia, nel palazzo deile quattro torri alla Mira, architettura di Longhena, ora al suolo «planato, che rap-presentava la pianta della chiesa della Salute (4), coadiuvò alla creazione del Seminario Gregoriano a’ Ss, Filippo e Giacomo nel 4580, e donò gran parte delle statue collocate nella pubblica libreria di S. Marco; un Giacomo fece largizioni nel 4508, e un Bertucci nel 4570, che con tratto di regale splendidezza diede in dono, per la fabbrica della chiesa del Redentore alla Giudecca, un sontuoso palazzo con alcuni orti, dove fu anzi sepolto, quando sotto li doge Niccolò, a cagione del sacco di Mantova, dato dai Tedeschi, introdottosi alto contagio sterminatore in Venezia, faceva voto il Senato di erigere per cento mila scudi la cospicua fabbrica della (i) Cicogna Iscriz. Yenez. III. 403.