SULL.'ANTICO TEATRO ANATOMICO 51 tello in un cadavere umano; ed era merito esclusivo «Iella repubblica, se non fu mai un qualunque studio intermesso, e se i pregiudizii del volgo si vinsero col tempo all’ intutto. I pubblici documenti pertanto ci assistono, che fin dal 7 maggio 1308 un decreto del Maggior Consiglio ordinava, si facesse la sezione ad ogni anno di qualche cadavere , onde può dirsi, che il primo decreto, nell’ epoca del risorgimento dell’ anatomia, emanossi in Italia dalla repubblica nostra. Nel secolo appresso venivano ammessi alle sezioni gli estranei all’ arte, e individui pur della plebe , col politico accorgimento di adescare la curiosità del volgo, e giunger cosi a vincerne i pregiudizii contrarii, favorendo insieme lo studio. Tj-ovansi però in più luoghi svariati quelle sezioni operate, nell’ospitale de’ Ss. Pietro e Paolo in Oli-volo, nella chiesa di San Paterniano, dal cui attiguo cimi-terio pare si traessero i cadaveri, nel convento talora dei padri Carmelitani, neU’altro convento di Santo Stefano, e pur nella scuola di San Teodoro, anche quando fiorivano i Mazza, i Yessalio, il Sarpi, il Santorio e il Veslingio. Fin dal 1480 un Alessandro Benedetti, ristauratore della medicina, amico di Ermolao Barbaro e di Marino Sanuto, aveva però proposta la costruzione in Venezia di un teatro anatomico, simile a quelli di Verona e di Roma, e ne avea dato il disegno e le regole nel di lui Trattalo di Anatomia. Ma non potè il suo voto raggiungersi che due secoli oppresso, pel pingue lascito di tremila ducati di un patrizio della casa dei Loredan, che 1’ ordinò sulla forma del grandioso attuale di Padova, dalla repubblica eretto, per aderire alle istanze dell’immortale Fabrizio d’Acquapendente. Questo si aperse quindi il dì 11 febbraio 1671 in San Giacomo dall’Orio, e unico in Venezia, servi per oltre 130 anni alla scuola di anatomia e al collegio medico, accolse il fiore dei sommi dotti nell’ arte, e in esso si distinsero i due grandi Giovanni Hartmann e Michelangelo Molinetto, e nel declinar