220 ANTICA cilinva i penitenti all’ altare, poiché sembra fosse una volta sua esclusiva 1’ amministrazione anche di que’ sacramenti più tardi demandata al solo sacerdote. Il Muratori infatti ricorda che fin oltre al secolo XI, quando non sovrastava pericolo di vita, dai più solcasi differire 1’ amministrazione del sacramento fino alle vigilie di pasqua e di pentecoste, e anche si aspettava talvolta per anni parecchi di battezzarsi gli infanti. Solennissimo era poi il rito nel battezzarli, poiché avevano 1’ obbligo d’intervenire alla ceremonia i capitoli delle chiese soggetti alla giurisdizione dei vescovo, ed i bambini si ricevevano alla chiesa dai sacerdoti, disposti in rango di dignità, alla porta cioè dai chierici, più avanti dai leviti, indi dai preti, e finalmente dal vescovo, nelle cui mani, dopo tutti gli altri, passava il bambino : per manus clerico-rum, levitarmi, sacerdotum, ad antislitem summum. Nel volgere dei tempi, ed aumentandosi colle popolazioni il numero dei battezzatali, s’introdussero più battisterii per comodo, ma rimanendo sempre limitato il privilegio alle sole chiese principali, eh’ erano le da noi dette matrici, le quali doveano figurare soggette al vescovo del luogo, esclusiva-mente facollizzato a costituirle. Ciò che ovunque era in uso, eseguivasi pure in Venezia, ed è pertanto d’avviso il Gallic-ciolli, che studiò codici, e consultò i più vecchi cronisti, che le due primissime chiese, tra noi a tale ufficio prescelte, fossero quelle di Santa Maria Giubanico e di Santa Maria Formosa, come consecrate entrambe a Maria ; che ad esse si aggiungesse più tardi la chiesa di San Silvestro, quando sede divenne dei patriarchi gradensi, e quindi la Basilica di S. Marco, per la maestà che in quel centro risplendeva del principato, o meglio forse per conservar memoria tradizionale della coppella di S. Teodoro, primo patrono dei Veneziani. Oltre delle anzidette, non può dubitorsi che vi fossero in seguito altre chiese battesimali, sparse nelle ¡solette componenti il corpo della città, e il detto Gatlicciolli,