DELLA SALUTE 187 mille volte in tulto l’anno rinnovasi alla gran Madre, che ci ha sempre nelle sciagure coperti co) suo velo purissimo, e tutto gigli celesti fragrante (4). Cd è bello il pensiero, sorgente dalla concatenazione delle toccate vicende, che la chiesa comunicò il nome al Seminario, e tempio esso delle scienze, culla del veneto sacerdozio, fonte di preziosi beni alla società, può veramente, come la chiesa, intitolarsi della Salute. IL PALAZZO FOSCARI. Questa rara e nobile mole sorge sulla maggior volta del gran Canale a sinistra. I capitelli e le modanature attestano Io stile di un architetto e scultore, fiorito circa il declinare del secolo XIV; e si tenne in addietro come opera senz’altro di Bartolammeo Buono. Ma da esami fatti su documenti risultò invece a’ dì nostri, che due fossero gli architetti, col cognome Buono, 1’ uno del secolo XIV, e l’altro del XV ; e per tale scoperta sembra chiaro il fatto, sebbene da congetture dedotto, che l’autore di questa fabbrica sia invece Zuanne, il padre, vissuto tra il finire del XIV e la metà del secolo XV. Egli era artefice, tenuto dalla re- (1) Nel 1830 ricorse il secondo anno secolare della festa votiva, e ci danno notizia la Gazzetta del novembre n. 266, e un ragguaglio del Moschi-ni di quella grandiosa solennità del triduo. Le Omelie furono del fu Cardinale Patriarca Jacopo Monico, e dei due vescovi monsignor Lodi di Udine, e monsignor Squarcina allora di Ceneda e poi di Adria, ambi al presente defunti e che prima furono parochi de* Ss. Giovanni e Paolo, chiesa appartenente ai tempi della repubblica alla Ducale Basilica e ove si celebravano l’esequie de’suoi dogi.