32G JL PROCURATONE DI S. MARCO Trevisan, per lii benemerenza illustre di aver recato da Costantinopoli la reliquia del Sangue Prezioso, che si venera ai Frari. La detta stola d'oro costava dodicimila ducati, ed era delle famiglie. Quella invece dei cavalieri passava di cavaliere in cavaliere, e tornava al senato : ma questa dignità era inferiore, e vincolata a certe consuetudini, poiché aveano 1’ obbligo i cavalieri di seguir il doge nelle funzioni, sotto pena di cinquecento ducati, e nelle pubbliche comparse doveano ceder la mano al cancellicr grande. I Procuratori erano pertanto amministratori delle sostanze, guardiani del Maggior Consiglio, fabbricieri della Basilica, primi ministri nella diplomazia dello Stato, e ministri insieme di pubblica beneficenza, poiché distribuivano case, danari, farina per gran valsente, e in sussidio accorrevano a poveri marinai, calafati, marangoni e remeri, che avessero sostenuto un triplice viaggio marittimo. Dopo il dogado, era la procuratoria la dignità suprema a vita della Repubblica, e dal grembo dei Procuratori frequenti si traevano i dogi, onde quarantanove di essi salirono al primo seggio, e fra’più splendidi nomi ricordatisi un Andrea Dandolo, un Tommaso Mocenigo, un Francesco Foscari, un Andrea Contarmi, 1111 Leonardo Loredan, un Sebastiano Ve-nier, un Marco Foscarini, onore tutti del principato e splendor della storia. LA DOGARESSA. Un vestire differente da quello delle altre dame fu da tempo rimoto conceduto dal Senato alla moglie del Doge, e il velo, che assumeva essa il primo giorno della eie-