1667 Coflan\,* digli ajfe-diati in Cardia . Inftlicitk di'' popoli dii Itrriti-rio di Candì». 538 DELL’ HISTORIA VENETA no altrettanto intrepidi i cuori ; e fe alle volte qualche vii foldato fuggendo abbandonava 1’ honor, e lar fede , anche alcuni de’Turchi con pari forte fi ritiravano nella Città. Nel retto agli aifediati niente mancava , perche il Senato con ittudio indefetfo provvedeva ogni cofa, efpedendo quafi ogni mefe numerofì convogli con provvifioni abbondanti. All’ incontro il Sultano infoiente per l’oifequio della fortuna, feroce per 1’ età giovanile , nodrito tra le adulationi degli fchia-vi, niente credendoimpcnetrabil’al fuo furore, ò invincibile alla potenza, per la lunghezza dell’ imprefa annojato , e per la refiftenza commoifo, follecitava con lettere fuperbe, e con mef-fi frequenti ifuoi comandanti,, che la terminaifero- una volta di vincere, & aifoggettare la piazza „ Conveniva pertanto il ViSir con varie inventioni trattenerlo in fperanza y e per accreditarti con le militie, procurò col mezzo d’ amici, che il Rè gli mandatfe un regalo , che fìr il confueto di veite, e di Sàbla, ricevuto da lui a vitta dell*efercito con pompa folenne, e con fpara di tutto il cannone . Ne’territorir di Candia gl* huomini da miferabile fervitù rettavan oppreffi, e cancellata T immagine delitiofa , e l’atpetto ameniffimo del paefe, 1’ horrore, e la folitudine ingombrava per rutto . I villiciò erano1 efpofti ne’ lavori delle trincicre , e delle mine alla morte, ò affretti a portar al campo per lungo tratto trà balze a guifa di giumenti le provvisioni sù’l dor-fo. Correva il quarto mefe ddl'atTedio, e fuifiitevano ancora le opere citeriori , benche la mezzaluna Moceniga, e 1’opere a corna del Panigrà iutiero lacerate, e poco mcn , che tconvolte. Tuttavia ogni atomo di polve coita va Sangue , e fatica; e pattando horamai lo Strepito de’cannoni, e lo Scoppiar delle mine per fuon’ ordinario, accorrevano Sino le donne, & i fanciulli con maravigliofo coraggio a portar terra, e ripari alle breccie ; a ritirar i cadaveri, e fov-venir i feriti. Al Panigrà l’Ingegnero Cattellani affitte va ; alia mezzaluna il Laubatiere ; ad altri poiti il Quadruplari, il Mìptlans, il Seravalle, tutti diretti con eiquiSita peritia, dal Covrantendente Generale Verneda. I più provetti di effi confellavano francamente di non haver più veduto Simili sforzi , e perciò imparar nuovi modi per difenderti, e per fe-