LIBRO. DUODECIMO. 623 ma credè meglio efplorare di lontano, fedato il bollor del- 1670 la gioja , di qual tempra vcrfo di lui fi mantencile. Perloche aiferendo, che il raifettare la piazza, e confolidare con ordini adequati 1’ acquifto , non fuiTe opera degna che di lui folo , volle fermarli in Candia l’inverno . Subito , eh’ egli vide partito il Capitan Generale, congedò le militie , che ad alta voce chiedevano licenza, e ripolo * Ma non provarono forte migliore di quella de’ Venetiani, molte perendo in mare i altre cadendo in poter de’ Corfari Maltefi j fi ruppero in oltre alquante galee, e perirono moltiifimi legni. Quanto alla piazza , cavandone una parte dalla malia intorme delle mine, riftaurò quella , eh’è vcrfo il mare , dilatando il Sant’ Andrea, e formandone un baftione perfetto. Ripartì nel re-fto i tributi con pefo eccedente fopra le reliquie de’ miferi (V paefani, molti de’quali nati nel corfo della guerra, non ha- lte del Vijfr vevano mai conofciuto la felicità del primo dominio . Per armar le galee poco mcn, che disfatte, d’ ogni tre huomini curar ca„. lino nc volle per forza, divifando di tenerne unafquadradi fei per guardia di Candia, e nella Città prefidio di quattro mila foldati. Vendè i terreni inculti , & abbandonati a chi/ maggior prezzo offeriva j aggravò l’Ifole d’Arcipelago di doppio tributo in pena de’predati comodi all’armata de’Ve-netiani j e minacciando a’Mainotti, per le contumacie paifa-re più duro giogo, gl’ indulfe a mandargli mellì con doni , c con protnelle di ralfegnata obbedienza. Datofi poi, quafi mercede delle paliate fatiche, in preda a’piaceri , e particolarmente del Vino, l’ufo di cui configliato moderatamente da’medici per cura delle fue indifpofitioni, pafsò a tal’eccef-fo, che impiegava lunghiflìmo tempo in goderlo alla menfa, e digerirlo col Tonno : nondimeno aifopito nelle dilitie, la fua buona forte gli procacciava nuovi contenti, venutogli avvito, che il Bafsà di Balfora, del quale pareva dubbiofa la fede, fuife flato uccifo dal fuo Chiecajà , che ne riportò per premio il governo. Celiarono con ciò le gelofie, che de’ fomenti preitati dal Perfiano potevano concepirfi, e tanto più, quanto , che morto il Rè Abbas , Solimano fuo figliuolo haveva prefo lo feettro, Principe nodrito tra le femine , c di genio rimeifo. Ma paifato 1*inverno , pareva, che il Rè non