VALLE DELLA DRAGOGNA uona parte delle sorgive dell’Istria sgorgano sotto il livello del mare, e perciò non s’aiferma gran cosa dicendo che la Dragogna è uno dei fiumi più lunghi del paese. In povera origine la Dragogna .-si stacca debole dai pressi di Covedo, villaggio sul declivio occidentale del desolato pianoro dei Cici, e solo si rinforza per la generosità di qualche pioggia abbondante. In quei giorni il bianco elemento — « la biancheggiante » di Cesare Cantù — si slancia dalle rupi colla baldanza d’un giovane, e snello come un camoscio riesce di cascata in cascata sul fondo sonnacchioso della valle, ove 1’ attende 1’ amplesso d’ un intruso, il Pignovazzo, affluente accessorio perchè qualche volta in secco. Ma quando entrambi scorrono regolari e l’acqua non scarseggia — come un vero fiume — sanno mettere in moto mulini, impaludare prati e tra--scinare alla foce ogni sorta di materiali. Il diritto del più forte vale anche pei fiumi e perciò giù nella valle più non -è parola del saltellante Pignovazzo, e l’opera comune porta il nome della ditta Dragogna. A chi dall’ alto mira la Dragogna muoversi lenta lenta verso la spiaggia, in fra gli ontani ed i canneti, sembra incredibile che quel fiumicello sia stato capace d’incidere nel macigno (arenaria) una gola profonda 180 metri e larga 7