158 Novi schizzi dall’ Adria gliati dinanzi a tanta colluvie d’acqua. Donde mai tanto-tesoro ? Dalla soluzione d’un semplice problema : impedire all’acqua piovana di sperdersi nelle latebre del terreno o-nel mare, e raccoglierla con massima cura. Ma pei casi d’estrema penuria, al di là è una nave cisterna, capace di 110 tonnellate, pronta ad attingere l’acqua da l’una o dall’altra fonte di terraferma. La cascina della Brioni maggiore produce principalmente burro da tè e formaggio imperiale, che non corrono i mercati sotto bandiera estranea, ma che vanno vincitori colla propria, su cui sta. scritto : « Brioni ». Nel vecchio palazzo Donà-Canal risiede l’amministratore. Nel novo palazzo Kupelwieser, appena entrati nella cantina ci s’affacciano parecchie botti da cinquanta ettolitri l’una, e nello sfondo cinque tini di legno, ognuno-capace di 115 ettolitri. La cantina principale è un edificio apposito ; il piano superiore, destinato ai torchi ed alle manipolazioni, è fornito di congegni di carico e scaricocongiunti collo scalo del porto ; nel piano inferiore si contengono cinquanta tini di legno, ognuno della capacità di 115 ettolitri e sei cisterne costruite in calcestruzzo e rivestite di vetri nel loro interno, ognuna della capacità di 360 ettolitri. Annessa alle cantine è una fabbrica di botti provvista di macchinari di Flensburg e di doghe di Sla-vonia sgreggiate. Questi vasi vinari sono quasi tutti colmi, però mai versano il puro liquore a quei compratori che. volessero trasportarlo nei loro misteriosi laboratori ; nè. quel vino generoso mai si degna d’uscire di là per fare la. capatina fino a Bordeaux per prendere la marca di fabbrica ; no, anch’esso vuole girare il mondo col propria vessillo: « Brioni «■ Naturalmente, le vigne dell’isola, non sopperiscono ai bisogni della cantina, quindi ad ogni vendemmia l’amministrazione incetta una quantità d’uva della terraferma, In questa maniera, e coll’ esempio la.