2 Novi schizzi dall’ Adria provano che l’Istria in quei tempi non la cedeva per civiltà ai paesi finitimi. Or di quale stirpe mai furono quegli antichissimi abitatori, e di quali elementi si compone 1’ odierna popolazione dell’ Istria ? Quanto difficile è la risposta alla prima domanda, altrettanto interessante e compensatrice si presenta l’indagine etnologica, poiché l’Istria è il vero paese al quale s’adatta il giudizio del Hoernes a proposito delle scoperte archeologiche della Bosnia ; « Non v’ è in questo paese alcun indizio che la stirpe, da cui ereditammo tante reliquie, sia stata preceduta da un’ altra. Qui esiste quella suppellettile preistorica di cui la nostra patria manca purtroppo. Mercè una serie di stadi di cultura simili ai nostri, si può senz’ altro rintracciare lo sviluppo d'un popolo primitivo europeo ». Quantunque la scienza preistorica sia ancora nell' infanzia, le scoperte archeologiche dell’Istria ci parlano degli aborigeni del margine settentrionale adriatico meglio dei geografi alessandrini, incapaci di squarciare il velo dei miti, troppo temendo cimentarsi in viaggi marittimi d’investigazione. In quel tempo si credeva con Apollonio,. l’inventore della leggenda degli Argonauti, che il Nengon, ossia l’odierno Quieto, fosse un ramo dell’ Istro (Danubio) j così riusciva facile spiegare come gli Argonauti, partendo-dal Mar Nero e risalendo il Danubio, fossero potuti giungere nell’Adria, così si trovava un certo nesso fra il nome, della provincia e quella del Danubio (Istro). In realtà un nesso esiste, non però il geografico, ma. l’etnologico. Scrittori greci e romani designano gli Istriani ora come Traci, ora come discendenti dai Colchi. ora come. Illiri, sempre tuttavia concordi nel farli provenire dalle, coste del Mar Nero. Questa opinione circa la patria primitiva degli Istriani s’è conservata fino ai nostri tempi