134 Novi schizzi dall’ Adria dare asilo ai Benedettini soggetti all’Abbazia del monastero della Rotonda in Ravenna. Nel secolo decimoquinto chiesa ed ospizio passarono in possesso dei Minori francescani, poi, in sul principio del nostro secolo, quando i Francesi soppressero i conventi, diventarono proprietà privata. Circa il 1850 1’ ospizio fu convertito in una fabbrica di cementi, alla quale il campanile serve da camino della fornace. Nel 1890 il Cav. de Hiitterott di Trieste, ora proprietario dell’ isola, fece ricostruire per uso privato la chiesa e l’ospizio conservando il loro carattere antico e coltivando il bosco d’allori, di pini e di lecci che circondano il convento. Sull’ isola di S. Caterina, vigile scolta all’ imboccatura del porto di mezzodì era una chiesa, nel secolo ottavo asilo di pellegrini. Ospizi di questo genere ve n’ erano anche ad Aquileia ed a Venezia, e servivano ad accogliere i pii pellegrini di qualunque paese, finche fosse pronta a salpare la nave che li portava verso Roma od in Terra santa. La storia di Rovigno, a cui il D.r Benussi ha consacrato un’opera .eccellente e piuttosto voluminosa 1), non differisce gran fatto nelle linee principali da quelle delle altre città della spiaggia, ma non può narrarci gran che circa i monumenti ; Pola, Rovigno, Parenzo e Capodistria la vincono in questo riguardo. Più che per i monumenti, la latinità di Rovigno spicca per il dialetto singolare, copiosa fonte di ricerche per il glottologo e l’etnografo 2). In quanto al clima di Rovigno, ecco come si esprime il Benussi nell’ opera sopraccennata : Il clima di Rovigno 1) B. Dr. Benussi. Storia documentata di Rovigno. Trieste 1888. 2) Antonio D.r loe. Saggio di dialetto rovignese. Trieste 1888.