Preistoria dell’ Istria occidentali, pur tuttavia nelle tombe istriane si riscontrano, oltre alle forme caratteristiche dei bronzi euganei, anche evidenti vestigia delle relazioni coi paesi balcanici ; in vero sulle altui-e di Glasiuac si trovano anelli di pietra simili a quelli dell’ Istria, e nelle dimore del-l’epoca della pietra, situate nei dintorni di Saraievo e di Mostar, fu messa in luce una ceramica, che, secondo il Hoernes, collima quasi perfettamente con quella del periodo più antico del castelliere di Villanova, d’Istria. La probabilità che i castellieri dell’ Istria siano stati eretti prima dell’immigrazione celtica deriva dalla circostanza già accennata, che l’idea di costruirli era affatto elementare ; ma le scoperte del periodo di Ilallstatt convertono quella probabilità in certezza.. Ciò però non esclude che i Celti immigrati abbiano aumentato il numero dei castellieri. Dice il Hoernes : « Per stabilire a qual epoca rimonti la costruzione dei valli, si richiede sempre un esame accurato, essendosi più volte dato il caso, che con-^ simili fortilizi fossero d’origine , (li non, poco posteriore all’ultimo periodo litico. Un vallo circolare con reliquie neolitiche non è quindi sempre d’epo.ca litica ». Lo stesso, si dica delle rocche bastionate nella cui. vicinanza vi sono, tombe del periodo di Hallstatt. Forse verrà un giorno in cui la ricca eredità preistorica di questo paese, esaminata a fondo, sia rispetto agli, elementi etnologici, sia rispetto alle diverse civiltà del popolo istriano, ci aprirà nuovi orizzonti ; per ora dob^ biamo appagarci, sulla scorta del Hoernes, di fissare, il nostro sguardo negli incerti contorni delle figure velate dal tempo preistorico. E già una fortuna se le ombre di queste figure si proiettano senza prospettiva come sul piano d’uno scrimaglio, l’una accanto all’altra, come se non fossero staccate da secoli e secoli. Cosi le distanze cronologiche dell’ insieme sfumano, come la profondità