Etnografia dell’ Istria a se stesso, ma lo riceve dai suoi vicini, afferma non doversi sempre cercare la radice del nome nella lingua stessa del popolo. Non crede al passaggio dei Traci dalle foci del Danubio all’ Istria, e pone la questione in questi termini : « Se questo popolo conservò sì tenace il nome della patria antica da trasportarlo sulla nova, perchè non portò seco altri nomi locali ? » Invece, fermando 1’ attenzione sulla concordanza dei nomi locali di qua e di là dall’Adria, ei conclude l’Istria essere stata una volta popolata dalla stirpe degli antichi Veneti. Quando poi l’Istria fu assoggettata dai Romani era senza dubbio celtica. Il Fervanogli! 4) ritorna pure sulle tracce d’ una immigrazione, simultanea e diretta, dalla Grecia lungo la costa orientale adriatica ; il Tedeschi 2) ed il Morteani ascrivono gli aborigeni alla stirpe tracica dei Veneti. Nel quinto secolo avanti Cristo, entrarono in paese i Celti e soggiogarono il popolo. Per Maurizio Hoernes, le popolazioni dei paesi adria-tici e dell’occidente balcanico sono Illiri, caratterizzati etnograficamente dalla lingua degli Albanesi loro discendenti. Egli non trova neppur ombra che possa indurre alla supposizione, che in queste regioni prima degli Illiri abbia posto piede un altra stirpe, anzi, se non erriamo, egli fa senz’altro Illiri tanto i Veneti quanto gli Istriani. A questa opinione s’oppone il D.r Bidermann (« Die Ro-manen ») appoggiandosi ai caratteri dialettali, alla fisionomia, all’ indole del popolo : quindi per lui gli Istriani dovrebbero appartenere ai Celto-liguri, ossia 1’ Istria dovrebbe essere stata popolata da una mistura di Celti e di Liguri. Per completare la questione s’ aggiunga ancora quanto scrive il dotto slavo Saf'arik : « Anzitutto il nome 1) Mitth. d. Centr.-C. z. Ehrh. hist. Bnudenkm. 1884). 2) Paolo Tedeschi. 11 sentimento nazionale degli Istriani.