4o DELL* HISTORIA VENETA 164.5 fcelli di Barberia, che fcoperto a capo Matapan Giacomo da Riva , che con due navi cariche di munitioni, e militie andava BìnVene. Proveditor ESlraordinario aTine, 1’abbordarono hoftilmente, xup,rìa ma furono con loro grave danno battuti. Nientedimeno di tanti cafi giunto quafi nell’ illeffo tempo T avvifo a Venetia, valeva di filinolo per accrefcere e follecitare l’armamento 5 e Mo'iimf* però fù eletto Proveditor General del mare Francefco Molino, Venerai, Procurator di ^an Marco> di grave età, e pratico dell’antica mili-Smm‘* tia della Republica . In Candia (lavano pronte le venti galee armate di nuovo con tre della guardia nel porto di Suda, (limato il più importante, così per foilener la difefa, come per porgere , ò ricever foccorfi : e vi fopragiunfe con tredici groilì MaTnclp- Vascelli Antonio Marin Capello,Capitanò'delle Navi,per il fatto pelle, capi- celebre della Valona, temuto da’Turchi. II Generale di Candia *mZì! * Andrea Cornaro provedeva con ardor a’bifogni, fortificando coniar* piazze con tavori j e prefidii, benche fi trovafle con fcarfiffi-provveditor ino numero di militie per tanti pofti, che richiedevan difefa . gcJntfadi In quei del paefe nell’ imminente pericolo fcorgevafi Stupidità, e tepidezza : i Nobili nell’ otio lungo , quafi fcordati de’ feudi, trafcurato l’efercitio dell’ armi, ò mancavano di cavalli, ò gli havevan’addeflrati ad ogn’altro ufo, fuorché della guerra. Ne’villici appariva non foloviltà, & incoflanza, mà con in-ditii peggiori animo avverfo dalla Nobiltà, che premendoli col-l’invidia delle ricchezze , e colf odio della fervitù, faceva creder loro plaufibile, fe non felice, ogni mutatione di cofe . In Coilantinopoli alleflita nel mentre con indicibile celerità , e con abbondanza di tutte le provifioni 1’ armata , mentre flava alla vela , ne yifitò il Bailo i comandanti, principalmente il Selitar, e Mufsà , che con voci uniformi, mà col cuore ugualmente infedele , l’affiatarono , che gli Stati della Republica non farebbero aggrediti, nè offeflj e dimostrarono confidenza,, che fe per i cafi fortuiti fuifero affretti a toccar l’Ifole al di lei dominio Ufcita del- Soggette , vi farebbero accolti come amici, & amorevolmente ‘turebèfcs. trattati. Sortirono pofcia dal Canale con gran rimbombo d’ artiglierie , e con pompa folenne cinquanta galee, due Maone, un galeone della Sultana , dodici legni minori, altrettanti bar-coni di fondo piato , e cinquanta faiche. Era attefo fuori de’ •Dardanelli quello corpo d’armata da altre venticinque galee, e più