Preistoria dell’ Istria 43 nova si vorrà sostituire Aquileia, s’otterrà un’ idea abbastanza esatta della guerra condotta dai Romani contro 1’ ultimo re degli Istriani, Epulo. Di fatti gli Istriani colsero all' improvviso il primo esercito romano nel suo accampamento, ed appena in una seconda battaglia i Romani, coadiuvati dalla flotta poterono sconfiggere Epulo. Gli autori antichi non sanno precisare la località ove si svolse il combattimento, ed i moderni hanno in proposito opinioni disparate ; gli uni mettono il campo di battaglia al Timavo, gli altri sull’ altipiano di Basovizza a mezzodì di Trieste, quindi in vicinanza di Muggia. Sia come si vuole, l'esercito romano, prima o dopo la battaglia, passò al di sopra di S. Croce e di Trieste; Mugla adunque fu la prima a provare il duro pugno del vincitore. Adagiata nella baia più a nordest dell’ Istria, in prospetto di Trieste, città dei Carni, Muggia non sarà stata per il regno d’Epulo senza importanza commerciale e militare. Anzi come punto strategico essa potrebbe aver coperto la ritirata di Epulo, come Castelvenere e Buie. Viceversa per i Romani, padroni di Trieste, Muggia nulla valeva militarmente. Non è invece inverosimile, che il culto romano, sempre largo di protezione per le divinità dei popoli assoggettati, abbia preso sotto il suo manto ospitale anche le divinità istriane già esistenti, come ad esempio quella che si sarebbe venerata sullo stesso luogo di Muggia vecchia ove s’ erge la chiesa, alle cui pareti oggidì i pellegrini appendono tanti doni votivi, oppure quella di data ancor più antica, venerata sul vicino Monte S. Michele. Ed ora tornando un po’ indietro, imaginia-moci di vedere i Romani vittoriosi, i Muggesani in fuga, il santuario celtico custodito da una sacerdotessa profetica druida, e oi si spiegherà dinanzi fulgido il significato della frase finale del racconto ladino sopracitato. Una corona di luoghi sacri, quasi tutti anteriori alla