94 Novi schizzi dall’ Adria Da S. Bernardino la strada prosegue rasentando il cantiere Petronio, la villa Langer ed altre ancora allietate da rose, da mirti e da lauri ; a tergo le pendici sorridono imboscate d’olivi, giulive della vite, degli alberi da frutta, dei melagrani e dei cipressi nereggianti ed aguzzi. Dalle colline in corona, non più alte di duecento metri, questa spiaggia è riparata dalla bora ; dal mare è rinfrescata dalla brezza che mitiga i grandi calori estivi. La temperatura diurna di primavera e d’autunno oscilla al più di qualche grado, e d’estate raggiunge al massimo 24° E. Chi non vuole recarsi ad Abbazia o chi teme il tragitto per Lussino, può evitare i rigori dell’ inverno a Porto Uose ; quivi si troverà bene d’estate chi ama gli allettamenti del bagno di spiaggia, le escursioni a vela ed a remo, le gite per le valli ubertose e pittoresche di nord-ovest, traversate da comode strade. Porto Rose adunque, appunto perchè affatto ignoto fuori dell’ Istria fin poco fa, riprova all' evidenza come sia ingiustificata la trascuranza della magnifica spiaggia del-l’Adria nostra. Ogni persona colta dell’Austria crede di dovere arrossire se non conosce per bene tutte le stazioni balneari e climatiche della Svizzera e tutti i bagni di spiaggia frequentati dal gran mondo parigino, mentre ancora non sa di quanti tesori e di quante bellezze vadano superbi il proprio paese, le Alpi fra il Danubio e l’Adria e più che tutto la spiaggia di mare a cui basterebbe tendere la mano, tanto è vicina. Vent’ anni fa ci volle l’iniziativa della Ferrovia meridionale austriaca tanto benemerita nel promuovere l’incremento dei forestieri, per schiudere il piccolo paradiso del Quarnero, Abbazia, e insediare le prime rondini in mezzo a quel profumato bosco di lauri. Porto Rose non attese il lavoro di siffatti pionieri, poiché i Pira-nesi, vista la grande efficacia dell’ acqua madre in parec-