56 Novi schizzi dall’ Adria degli antichi abitatori. Di là dall’ Arsa, ossia nella Liburnia. settentrionale, sia intorno ad Albona o intorno a Fiume, sia nelle isole del Quarnero, il castelliere è una rarità. Il nome Albona è celtico come Iulisbona (Bona), Vindobona, Ratisbona e Lisbona. Cinta di doppio vallo, Albona si presenta come un castelliere ancora in vita, come ‘2000 anni là, mirante protervo, dal suo solitario cucuzzolo, il Quarnero ed una gran parte dell’Istria. D’origine assai antica deve esser Fianona, avendo essa, assai per tempo dato il nome al Sinus Flanaticus. Collocata in vetta ad un monte, accusa origine celtica, già del resto provata dalle scoperte preistoriche. Nelle sue mura si trovò un’iscrizione romana alludente alla dea istriana, tutrice della salute, Ica. Nel medioevo gli abitatori densi come erano, si videro costretti a moltiplicare le case entro la cinta dei castellieri stessi, fabbricandole l’una accanto all’ altra, 1’ una dentro 1’ altra e 1’ una sopra l’altra. Per farsi un'idea di questo genere di costruzioni basta fare un’ escursione da Laurana alla borgata di Moschenizze (Moschiena), castello antico. Entrati per la porta di città, non si trovano che viuzze a gradinate ora in ascesa or in discesa, un labirinto di cortili, di vicoli e di solai, talché, sembra di trovarsi in un gran formicaio. Di Laurana s’hanno vestigia preistoriche trovate nel 1896 da Domenico Venturini, *) e Castua, ancora bastionata, e colla sua porta unica ci dà l’imagine viva d’ un castelliere. Circa l’isola di Veglia il Cubich scrive: Pola vicina. aH’llliria, affollata di pirati destri nella manovra delle loro-fuste, e quindi sempre in continuo pericolo, era costretta, ad una resistenza accanita. A questa circostanza si devono forse quelle lunghe dighe di pietre ancora esistenti per 1) Domenico Venturini, Sulla Riviera liburnica. Fiume 1S97.