Attraverso l’Istria rossa 173 eleva via via inascoltata. La pioggia veniva giù a catinelle ; la nostra situazione era ormai senza uscita. Senonchè, ecco un lampo liberatore : il mio amico, senza profferire verbo, m’ addita il taschino della rivoltella. Il segnale non rimane inascoltato ; un caiccio s’avanza uscendo dalle caligini dell’altra sponda ed un ora dopo siamo a Carpano, in una stanzuccia tiepida, a scotere i nostri calzari ed a liberarci dalle vesti fradicie mézze. L’accoglienza ospitale del direttore della miniera, il Sig. Supprecht, e della sua amabile famiglia ci fecer» dimenticare le peripezie del viaggio.