uòmo Ai prlncipj sospetti. Non è però vero, ch’égli abbia sforzato il Direttorio del Dipartiménto dell’ Alto Reno a registrare le stampe" del Reggetue, Vero è,che propose il registro deile suddette alla Municipalità diBrisac-nuovo ,ì scrivendole, che desiderava , eh1 essa prendesse nota sui suoi registri della presentazione di due lettere venutegli dalla Germania in quel giorno stesso , affinchè non potessero cagionare la minima inquietezza ai Cittadini ; e chiese un documento della presentazione, che ne faceva. Quella Municipali-ta ricusò, e lo denunziò il giorno dopo al Dipartimento, RuthenbergTen. Colonnello nel 62. Regg. è andato ad unirsi agli Emigrati . Si pretende , che da qualche tempo fosse in carteggio coi Prussiani, e che la sua fuga sia una conseguenza» Abbiamo dal Reno superiore in data dei 53. scorso , "che ai 9. ci marzo io. mila Prussiani avevano passato il Reno presso San Gotardo , seguitati da un altro-Corpo d’infanteria, e Cavalleria, e da un grosso treno d’artiglieria . Pare , che sia vicina la sorte di Magonza . L’Armata Imperiale, sotto gli ordini del Generale Wurmser, si avanza sopra Manheim . Dal Reno Inferiore ai 16. dello stesso ci si scriveva, che i Prussiani aveva il loro Quartier-generale a Bois-le-Duc . Tutti i paesani nel Brabante si armano ; e ¡tosto che le truppe Austriache saranno a BrCt-selies , le vogliono assistere con 30. mila uomini . Dicevasi , che ai 16. le truppe Austriache avessero preso Lovanio, e che fosse costato la vita al Conte di Kol-lonitsch , Maggiore degli Usseri di ¥urm-ser. La nuova però è prematura. Prima che i Francesi sieno partiti dal Tirlemont , 1’ hanno saccheggiato, e vihan incendiato un Monastero. Altra di Trento dello stesso giorno, Le ultime lettere giunte dal Nord portano , che i Prussiani sono già in Danzi-ca , onde quella Città subirà finalmente la sorte, che da tanti anni veniva annunziata . Le cose poi della Polonia seguono il corso già preso . L’ultimo di febbrajo l’jAmbasciator Russo residente in Varsavia avendo avuto un Corriere dalla sua Corte, ed una lettera pel Re Stanislao , «gli andò all’udienza di questo Principe, * gli rimise la detta lettera , trattando C&n S, M, intorno al viaggio suo a Gro- dno. DicesI, che fra le altre difficoltà uni sia quella delle grandi spese , «he questa traslazione costa » La Coufederazione generale di Grodno ha risposto alla forte Memoria dell Ambasciator Russo, a proposito della Universale, che quel Ministro vuole che resti rivocata , perchè tendente a mettere in disordine tutta la Polonia, se si ha da fare ìnVospolita . In questa risposta la Confederazione accondiscende alla volontà della Imperatrice ; ma nel tempo stesso parla delle voci sparse, che le truppe Russe cioè defilino verso il Niester con ordine alle Polacche di ceder loro il terreno nella Podolia : che le prime vogliano circondare Kaminiek, ed intimarne la resa . Domanda perciò fci Confederazione , che l’Ambasciatore dia qualche assicura-zione a nome : dell’Augusta Sovrana , una soia parola della quale basterà a porre ita tranquillità gli spiriti. In codesta risposta la Confederazione parla anche del pagamento de’foraggi Mentre la Confederazione attende qualche riscontro a queste istanze , vien detto , che in Volinia sieno comparsi de’Periti, ed Agrimensori quasi per demarcar i confini . In queste circostanze si proseguono orazioni pubbliche per ottenere l’indivisibilità deh Territorio Polacco. Il Co: Potocki già Maresciallo della Confederazione ¿ha lasciata questa Carica all’Ex-Pàlatino di Siradia; ed è partito per Pietroburgo , onde pregare l’Imperatrice nelle attuali emergenze. _ S. In questo momento ci perviene la Dichiarazione di S. M. Prussiana, pubblicata ai 24. di febbrajo scorso al momento appunto , in cui le sue Truppe sono ,en-trate in Danzica. Eccone l’estratto. „ Quelle ragioni, le quali hanno obbligata S. M. il Re di PruSsia a far entrare un Corpo delle sue truppe in alcuni Distretti della Polonia grande , la mettono eziandio in necessità di assicurarsi della Città, e del Territorio di Danzica. Senza parlare delle disposizioni poco amichevoli , che codesta Città nudre contro la Prussia da molti anni, essa oggi è diventata uno de’nidi di quell’atroce secca, che marcia di dfclitto in delitto , e che cerca di propagarli da ogni parte pel ministero impuro de’suoi proseliti, ed affigliati. Uno di codesti scellerati, dopo aver procurato in vano di spargere il veleno della sua dottrina in séno di una Nazione felice, e fedele, è stato accolto apertamente in Dan-