gàrlo, poiché i sacrilìzj, a cui il bene del popolo lo determinava, erano sempre sinceri . I due soli Ministri > che erano .stati istruiti di questi fatti, e d’infiniti altri egualmente importanti per la giustificazione del Re, di cui aveanoottenuta, e giustificata la fiducia, i Sigg. Montmorin , e Delessart, sono stati massacrati, e sven-turamente è assai difficile il non attribuire che.al caso la scelta delle vittime immolate ai due di Settembre, e quella dei Documenti sottratti da carte del Re, oquelli la cui pubblicazione^ stata ritardata . Checché ne sia, se il piano segreto di Leopoldo non si trova, io indicherò ancora subito che 1’ informazione sia principiata , tre Testiinonj, che ne hanno avuta una perfetta cognizione e che colla uniforme deposizione loro potranno provarne l’esistenza, e il tenore come se quel Documento fosse prodotto sott’occhi. “ 3.,, Una Memoria scritta tuttaquanta di mano del Re, nella quale rende conto da stesso di tutto ciò, che ha fatto dacché è montato sul Trono, de’suoi progetti , delle sue mire , e anche de’ talli , che aveva a rimproverarsi. Questa Memoria , che può riguardarsi come il fedele ritratto di Luigi XVI. dipinto da Lui stesso , e per Lui scio, sarebbe oggi il più interessante documento del suo Processo . Vi si riconosce fin nei falli, che si rimprovera, l’impronta di tutte le sue virtù , e del costante amore pel popolo Francese . L’esistenza di questa Memoria fra le Carte prese dai Palazzo, è provata da una Lettera, che il Sig. di Liancourt ha scritta al Signor di Malesherbes . &c. “ I T A ,L I A Da Mantova 9. Febbrajo. ,,A lustro della benemerita Congregazione de’ Monaci Benedettino-Cassinesi merita di essere qui riportata la seguente lettera, la quale manifesta, come quel celebre Instituto con dedicarsi ¡al servigio di Dio , e della Chiesa nen ha mai perduto di vista le qualità , e i doveri di fedeli Sudditi , e di affettuosi Cittadini vers® de’Principi, sotto la protezione de’quali godono la grazia di professare la loro S. Regola : Eccola come ci fu trasmessa. ■ Copia di Lettera del Reale Arciduca di Milano per la Spontanea offerta fatta dal Monastero di S. Benedetto di Mantova a J- M. l'imperatore di tutta la Argenteria del valore dì circa 20. mila Fiorini. Padre Abate Presidente : „ L’offerta, eh’ io? Ella ha fatto a questo Governo a nome dei Religiosi di codesto Monastero di S. Benedetto diretta a fornire mezzi all’Augusto Sovrano , onde sostenere l’intrapresa guerra per la difesa dello Stato, non meno che della stessa Religione , e le espressioni , colle quali l’ha Ella accompagnata, hanno dato una luminosa conferma di que’sentimenti , che hanno sempre distinto il benemerito Ordine Benedettino, e singolarmente la degna di Lei persona . E sebbene questo Governo le farà contemporaneamente conoscere il suo gradimento, nondimeno tale è stata la compiacenza , che ho provato per un’ azione, che manifesta principj tanto lodevoli di zelo e di attaccamento per la Causa di Dio, e del Governo , che ho voluto darne direttamente una testimonianza con questa mia lettera, assicurando codesti Religiosi, e il degno loro Capo del mio pienissimo gradimento di quanto hanno rispettivamente operato , promosso , e dato l’esempio in si interessante occasione. Con questi sentimenti mi farò sempre un piacere di mostrarmi quale mi confermo. Milano 2. Febbrajo 1793. Suo Affezionatissimo Ferdinando. GRAN-BRETTAGNA Da L ondra iS. Gennajo. Lunedì scorso giunse a Douvres un Corriere Francese con un grosso Piego per Chauvelin , sulla cui coperta era scritto le Brun , Ministro per gli affari Esteri in Francia. Gli Uffiziali della Dogana fermarono il Corriere, e lo condussero il martedì alla Segretaria di Stato, indi all’ Offizio del Sig. Dundas, ove subì un lungo esame. La nostra Corte insiste, 1. che la Francia abbandoni il pensiero dell’apertura della Schelda . 2. che ritiri ' nell’interno le sue truppe lasciando i Paesi occupati . 3. che si ponga a fissare un Governo permanente; e che dia una conveniente pensione a Luigi XVI. e alla sua Famiglia. GERMANIA Da Vienna 6. Febbrajo. ... , Il nastro Ministero ha con niojta soddisfazione inteso la celerità della'marcia del Corpo d’Armata sortito dalla Boemia verso il di 20. delio scorso mese, e che ai 29. trovavasi di già sul territorio della Città di Norimberga, di maniera che le anzìdette truppe in 9. marcie avevano fatto cirta 30. leghe l’Allemagna. Se i4 re-