mettesse loro di rivederlo il glorilo seguente . Egli non rispose nè sì, nè no. E infatti abbiamo già veduto, che la mattina nel partire dal Tempio fece dire alla Moglie per mezzo di Clery , che gli perdonasse, se non l’aveva fatta calar giù, poiché aveva voluto risparmiarle l’affanno di sì cruda separazione. I Commissarj hanno riferito, che quando la sera la Regina ritornò nelle sue Camere, gridava: ah! che carnefici!... Poi volgendosi a suo figliuolo , gli disse: Imparate, o mìo figliuolo ,dalle disgrazie di vostro Padre a non vendicarvi della sua morte. , La notte Luigi riposò tranquillamente . La mattina s’alzò a 7. ore, e domandò le forbici per tagliarsi i capelli . Essendogli queste negate , rispose : credete dunque , che io sia tanto vile da volermi uccidere da me stesso ? A S. ore, e mezzo, Santerre, e iCommissarj entrarono nella sua Camera, e gli dissero, che era tempo di partire. A questo avviso il Re non si turbò nulla; e chiese solo tre minuti per parlare al suo Confessore , col quale aveva conferito anche la sera . Poi entrò dov’era Santerre j e presentò al Commissario un pacchetto, pregandolo di darlo ai Consiglio Generale. Il Commissario rispose di non poterlo accettare , poiché il suo incarico era soltanto quello di accompagnarlo al supplizio. Avete ragione , gli rispose il Re : e diede il pacchetto ad uno de’ Commissarj del Tempio. In esso era il suo Testamento. Allora volto 3Sauterre gli disse, ch’egli era all’ordine. Scese le scale con passo franco', e non si vide sul suo sembiante alcuna traccia di alterazione: anzi mai non brillò più chiaro sulla sua fisonomía il carattere' di bontà , che ha manifestato in tutta Ja sua vita. Giunto a piè della scala pregò gli Oifiziali Municipali , che raccomandassero al Consiglio Generale la sua Famiglia, e le persone, che lo avevano servito, e spezialmente quelle, che erano state seco lui a Versaglies . Li pregò eziandio di collocare il suo Cameriere Cleify presso la Regina, ed accortosi di avere usato questo titolo soggiunse mìa moglie. Uno di quegliOffiziali disse, che avrebbe fedelmente riferite al Consiglio le sue domande. Il Re attraversò a piedi il primo Cortile, e montò in Carrozza nel secondo. In quella Carrozza v’eràno il suo Confesso, re , e due Uffiziali della Giandarmeria . Per la strada il Re recitò le preci degli agonizzanti ¡ e ognuno si tacque. A iq. óre, e mezzo giunse al luogo del supplizio. Discese dalla Carrozza alcuni minuti dopo , che fu fermata , poiché si trattenne alcun poco col Confessore . Nessun segno di languore si vide in lui - S’avvicinò al palco, il qual’era piantato fra il piedistal- lo , sù cui in addietro stava la Statua di Luigi XV". e i Campi Elisi. Il Re si svestì da sé, e montò sul palco solo. I Commissarj, e il Confessore rimasero a basso. Egli volle parlare . Ma Santerre lo interruppe, dicendogli , che non era quello il luogo proprio ; e fece battere il tamburo. Allora il Re s’avanzò con aria molto franca alla sinistra del Ceppo ; e ad alta voce disse : Francesi ! io muojo innocente : perdono a miei nemici, e desidero , che la. mia morte sia utile al popolo . Si avvicinò poi al Ceppo ; e ponendovisi sopra soggiunse : io rimetto V anima mia nelle mani di Dio. Il colpo andò a ore 10. mezzo in punto. Tre erano gli Esecutori: uno di essi alzò la testa del Monarca , e la mostrò al Pubblico : e in quel punto il silenzio universale , che era regnato fino allora, fu rotto. Un certo Benedetto Leduc aveva chiesto il cadavere del Re per trasportarlo a Sens , onde dargli sepoltura vicino al Duca di Borgogna, suo Padre : ma la Convenzione diede ordine al Consiglio Esecutivo , che 10 facesse seppellire nel luogo , dove so-glionsi seppellire i Cittadini della Sezione. Fu dunque trasportato alla Maddalena , e messo in quel Cimitero, in una fossa profonda riempiuta di calce viva. Il Re aveva appellato dal giudizio della Convenzione a quello della Nazione intera. L’atto di questa appellazione è il seguente . Io debbo all’ onor mio , debbo alla mia famiglia un riclamo contro al giudizio pronunziato , il quale mi aggrava di un delitto , che non posso rimproverarmi . Per-ciò dichiaro, che m’appello al Popolo dalla decisione della Convenzione : e dò uno speziale potere ai miei Difensori officiosi , onde tacciano conoscere la mia innocenza con tutti i mezzi , che potranno adoperare > e che domandino , che la presente appellazione venga inserita nel Processo verbale della Convenzione. Questa sua appellazione con grand’eloquenza sostenuta alla Sbarra della Convenzione da Deseze , da Tronchet, e da Malesherbes, fu rigettata. Kersaint , uno de’ Membri della Convenzione , che noi abbiamo in addietro detto aver rinunziato 11 posto di Deputato, ha riclamato altamente contro il giudizio dato . Manuel steih