cltì/f Reale con Battaglioni di Herzberg, uno di W'tttinghof, uno di Fucilieri, y.Squadroni di Borsteli. Dal canto d’ Idsteim. Battaglioni di Wittingoffa. di Manstein sotto il Gen. Maggiore Pfau. V Infanterìa leggiera, egli Usseri distribuiti in diversi luoghi. „ Il i. di Dicembre il Nemico andò a scoprir terreno, prima dalla parte degli Has-sìani, e poi contro le nostre truppe : ma si ritirò presto vedendoci disposti ad accoglierlo bene. “ „ Ai z. tutto il nostro Corpo d’Armata si radunò sull’ altura di Bergen . Le truppe d’Hassia Cassel postate sull’ala_ sinistra, e i Battaglioni, che dovevano formare 1’ attacco , si trovarono posti un poco più avanti presso 1’ Ofììzio delle dogane sulla strada , che guida a Francfort. Avanti l’alba le alture di Bergen erano sì ben guernite , che se il Nemico avesse voluto provarsi di marciare ad Ursel in soccorso della Guarnigione, noi l’avremmo potuto impedire. Tutte le Guardie grandi, e i Distaccamenti posti in Hombourg , e in alcuni Villaggi restarono ai loro posti rispettivi ; e per rendere la nostra Spedizione immancabile bisognava, che il Duca di Saxe-Weymar si postasse coi Regg. Lot-tum , e Katte sulla nostra dritta , e formasse una catena lungo il Nidda, A 9. Ore della mattina s’ eseguì l’attacco di Fratlcfort in questa maniera. I Bnttaglio-ni Hassiani nominati di sopra sfilarono lungo le siepi in secreto, e in silenzio verso la Porta nuova , e verso quella d’ Ognissanti. Le trovarono chiuse , e co’ Ponti levati. Il Nemico sulle mura fece un ben sostenuto fuoco di Moschetteria , mancando di cannoni, che la Cittadinanza non volle dargli. Avvicinati, che fummo alla Porta , i nostri cannoni furono posti in batteria, e tirarono con grande forza: ma siccome ciò non riusciva, come si voleva , si fecero avanzare i Cacciatori , e dopo un combattimento d’ un’ ora , e mezzo la Porta fu rotta , e furono calati i Ponti coll’ ajuto degli abitanti . Allora s’ entrò^ di furia nella Città . S. M. il Re seguì immediatamente le prime truppe Hassiane, e fu accolta con inesprimibili applausi. La Guarnigione Francese , che si trovava in numero di ijoo. uomini sulle mura fu fatt^ in gran parte prigioniera di Guerra còl Gen. de Helden suo Comandante. Il resto si salvò verso Höchst. La Cavalleria inseguì i fugiaschi,ne sciabolò molti, e condusse parecchj prigionieri . Durante ciò si osservò un Corpo di 3. mila Francesi , che avevano attraversata la Nidda per venire in ajuto della Guarnigione. Ma fittosi avanzare un grosso Distaccamento nostro, tirati alcuni colpi i-Francesi si ritirarono . Noi demmo loro la caccia successivamente dai Villag-gj di Bockenheim, Gierheim,. Eschersheim, e Hedderoheim . In questa occasione restò ferito, ma leggiermente, il Gen. Maggiore d’ Eben , nella spalla, e il Luogotenente Zimmerman in un piede dall’ artiglieria volante. In quel tempo stesso il Pr. d’Hohenlohe s’impadronì della vantaggiosa posizione d’Ober-Ursel abbandonata in gran parte il giorno avanti dal Nemico, e di dove uscì il rimanente in questa giornata . I Francesi hanno radunate le loro forze, e la maggior parte della loro Artiglieria in Hochst y posto de’ più vantaggiosi , d’onde mantengono una libera comunicazione col Castello di Konigstein . Alla presa dì Francfort 3. Uffizial-i delle Guardie Hassiane sono stati uccisi, e 8. altri feriti. Il Pr. d’ Hassia Pbiliptadt si trova nel numero di questi ultimi. Noi abbiamo fatto 12,00. prigionieri tanto in Città, che fuori. “ ,,Ai 3. avendo il Nemico abbandonato il suo Posto presso Hochst, le nostre Pattuglie non lo hanno potuto raggiungere, che ad Heidersheim . Konigstein è ancora in poter de’ Francesi &c. “ Estratto di una Lettera di Trento del dì 13. Gennajo. „ Le lettere di Treviri da noi riportate negli ordinarj scorsi chiaramente parlavano della svantaggiosa ritirata, che ha dovuto fareil Gen. Beurnonville dai contorni di Treviri, dopo avere inutilmente tentato di attaccare i Tedeschi tanto aPellingen, quanto in altri luoghi vicini, ove questi erano trin-cierati. Lettere posteriori confermando le prime notizie, aggiungono circostanze più rilevanti intorno alla perdita de’Francesi, i quali dicesi, che si sono ritirati in molto disordine ; e che per le malattie, e pel freddo hanno sofferto a segno , oltre la mortalità succedutane’varj combattimenti, che oggi appena sono restati 15. mila di 3°. mila incirca, che erano, dopo la partenza di grossi distaccamenti seguita findaquan-do n’aveva il comando kellerman. I Francesi intanto non hanno mancato di dare di tutti questi avvenimenti un ragguaglio di- ver-