4* Il Sig. Dundas Secretarlo di Stato accordò, che il Sig. Jekil aveva indubitabilmente il diritto di domandare ai JYlinistri la spiegazione di questi motivi, secondo i quali avevano operato ; ma credeva, che quella mozione non dovesse precedere la Risposta al Re, Il Lord Maire propose di presentare al Re un ringraziamento. Lo spirito di sedizione , osservò quel degno Magistrato, era stato in qualche torma represso dal Proclama di S. M. verso la fine dell’ultima Sessione del Parlamento pei leali Indirizzi di tutto il Regno, che l’avevano seguitata. Ma non essendo a quell’epoca interamente estinta , s’era manifestata di nuovo in una maniera più palese, e più audace dopo il cattivo successo, delle Forze combinate contro la Francia. ST erano formati dei Club , delle Società, delle Associazioni, i cui principi tendevano a nulla meno che alla sovversione della Costituzione della Gran-Brettagna. Riguardo alla politica esterna., osservò, che la condotta dei Francesi era sì contraria alla fede delle Nazioni, alle stipulazioni dei Trattati esistenti, soprattutto riguarda all’apertura dellaSchelda, che l’Inghilterra si trovava nella necessità di tare dei preparativi per rispingere gli attacchi dei Francesi contro i Diritti, e Privilegi del-la Olanda. Lord Fieldiiig sostenendo la stessa rno-sione osservò con molto calore , che non aveva il Goyerno giammai avuto maggiore bisogno di essere sostenuto dal Parlamento. Che la Nazione tutta era chiamata a far mostra della sua lealtà ; e punto non dubitare,, che tutti quelli , i quali e-rano affezionati alla Costituzione , non si schierassero intorno al Trono . Quanto a lui, era tanto convinto della esistenza di un pericolo reale per la Nazione, che proporrebbe 1’ arresto, senza preavviso , di certi forestieri residenti ora nell’ Inghilterra . Lord V^ycombe censurò vivamente la condotta dei Ministri per avere procurato di allarmare il popolo. Non occultava esservi nell’ Inghilterra persone , le quali pensavano , non essere la forma del Governo nostro la migliore possibile. Ma , che si facciano dei tentativi per ridurre «fueste opinioni in pratica , ed è una follia tanto più grande quanto non v’ ha nomo dotato di senso cocoune più ordina- rio, il quale non abbia veduti i pericoli, e gli inconvenienti di una simile esperienza in un Regno vicino. Allora il Sig.Burcke scagliò la sua Filippica contro i Francesi ; e la Camera approvò le disposizioni Regie. Nella Sessione della Camera de’ Comuni ai 14. il Lord Maire di Londra presentò il rapporto del Comitato scelto per compilare il ringraziamento al Re sul suo discorso. Fatta la lettura del ringraziamento Fox s’alzò per suggerire una correzione. Egli proponeva alla Camera di supplicare S. M. ad impiegare i mezzi di una negoziazione onorevole coll’ oggetto di evitare una guerra colla Francia. Burcke rispose a Fox, che la "Repubblica Francese era unica nella sua specie , e che non si poteva paragonare a nulla nel mondo ^ che non ne seguiva, che /’ Inghilterra dovesse riconoscerla, perchè le Potenze dell’ Europa avevano riconosciuta la Repubblica d' Inghilterra sotto Cromuello . In quell’ epoca aveva essa l' Inghilterra concepita, e manifestata la follia di rovesciare tutti i troni dell* Europa , e di trasmutareinRepubblìche tutti gli Statì_ della Cristianità ? Aveva essa fatta La guerra ai Re? Aveva voluto fare dei proseliti? Lo stesso si può dire dell’ America .. Vedete al contrario la Francia. Essa pretende di fare dell' universo intero una Repubblica . Essa vuole , che tutte le Nazioni abbraccino la sua dottrina come Maometto voleva , che tutte abbracciassero il suo Alcorano, E poi , soggiunse Burcke , con chi vuole Fox , che sì tratti ? Conosc' egli bene gli uominii, che dirtggono gli affari di Francia , e che guidano la Convenzione Nazionale ? Sa egli, che questa è gente, che non posse de un palmo di terreno, nè beni d'altra sorte ; che perciò non avendo niente da perdere, e molto avendo da guadagnare, poiché hanno ìnma-no il tesoro della Nazione , non respiranti che la guerra? Ignora egli, che i dominatori attuali della Francia hanno calpestato quanto gli uomini rispettarono in ogni tempo, religione , costumi, vìrtìi ; e che sono dietro a consumare ì loro delitti con uno maggiore di tutti ? Qui Burcke aggiunse, ch’egli pensava troppo bene della!, Camera dei Comuni, e della Nazione Inglese , per non ¡sperare, che un lutto generale non regni nella Gran-Brettagna seguendo una sì terribile catastrofe, Finalmente la mozione di Fox fu rigettata