100 „ Io prego mia Moglie di perdonarmi tutti i mali che ella soffre per me, e i dispiaceri che potessi averle dati nel corso della nostra unione, come ella può esser sicura che non conservo niente contro di lei, se ella crede aver qualche cosa da rimproverarsi.,, ,, Io raccomando caldamente a’miei figli, dopo ciò che sono obbligati a Dio, lo che devono far prima di tutto, di essere sempre uniti fra loro , sottoposti, ed obbedienti alla loro Madre, e riconoscenti di tutte le premure che si dà per essi , ed in mia memoria.,, Io li prego di riguardare mia Sorelli come una seconda Madre. Raccomando a mio Figlio, se avesse la disgrazia di diventar Re, di pensare che deve tutto darsi, ed interamente, alla felicità de’suoi Concittadini-. che deve obliare qualunque odio, e qualunque risentimento , ed in specie tuttociò, che ha rapporto alla disgrazia ed a’dispiaceri che provo; che. non può fare la felicità de’popoli, che regnando secondo le Leggi : ma nello stesso tempo, che un Re non può farle rispettare, e fare il bene che è nel scio cuore, se non in quanto egli ha la necessaria autorità ; e che altrimenti essendo vincolato nelle sue operazioni, e non ispirando alcun rispetto, è più nocivo, che'utile. Io raccomando amio Figlio di aver cura di tutte le persone che mi erano addette, per quanto le circostanze , in cui si troverà, gli porgeranno i mezzi ; di pensare , che questo è un debito sacro , che è contratto verso i figli, o parenti di coiloro che son periti per me, e di quelli ancora che sono infelici per me. Io sò ,che vi sono moke persone di quelle che mi erano addette, che non si son condotte verso di me come dovevano, che hanno inclusive mostrata dell’ingratitudine ; ma io perdono loro, (sovente ne’momenti di torbidi, e di eiièrvescenza non si è padroni di sè ) e prego mio figlio, se glisiporge occasione, di non pensare che alle loro disgrazie. Io vorrei potere esprimere qui la mia riconoscenza a quelli, che mi hanno mostrato un vero attaccamento e disinteresse . Da una parte se io era? sensibilmente toccato dall’ ingratitudine , e slealtà delle genti, a cui non aveva giammai dimostrate che delle bontà, ad essi, loro parenti, D'amici; dall’' altra ho avuta la consolazione di vedere 1’ attaccamento , e 1’ interesse gratuito che molte persone mi hanno mostrato.,, „ Io le prego di ricevere tutte i miei ringraziamenti: nella situaizione in cui sonò ancora le cose, temerei di comprometterle se parlassi più chiaro : ma raccomando specialmente a mio Figlio di cercare le occasioni di poterle riconoscere.,, „ Io crederei calunniate però i sentimenti della Nazione , se non raccomandassi apertamente a mio Figlio i Signori deChamilly., edHu, che il loro vero attaccamento per me aveva portiti a chiudersi meco in questo tristo soggiorno, e che hanno pensato di esserne le iutelici vittime . Gli raccomando ancoraClery, delle di cui premure ho sempre avuto luogo di lodarmi , dopoché è meco. Siccome è quegli che è restato con me sino alfine, prego i, Sigg.della Comunità di dargli i miei panni, i miei libri, il mio orologio , la mia borsa, e gli altri piccoli effetti che sono stati depositati al Consiglio della Comunità.,, ,, Io perdono ancora volentierissimo a quelli che mi guardavano, i cattivi trattamenti, e le restrizioni, delle quali hanno; creduto dovere usare verso di me. Io ho> trovato alcune anime sensibili, e compassionevoli , quanto chi godeva , secondo la. propria maniera di pensare.,, ,, Io prego i Sigg. de Malesherbes , Tron-chet, e Deseze di ricevere qui tutti imiet ringraziamenti, e l’espressione della mia sensibilità per tutte le premure, e le pene „ che si son date per me.,, ,, Io finisco. Dichiaro davanti a Dio, e: pronto a comparire davanti a lui, che non mi rimprovero alcuno de’ delitti, che si sono avanzati contro di me.,, Noi dicemmo nel foglio scorso , che il Sigi-Bertrand di Molèville , già Ministro distato di Luigi XVI. ed ora rifugiato a Londra, viveva mandata alla Convenzione Nazionale una Memoria contenente una Denunzia delle prevaricazioni commesse nel processo del Re . Essa è in data degli 8. di gennajo : ed eccola . ,, Io denunzio alla C. N. al Popolo Francese , e all’ intera Nazione, e all’ Europa tutta insigni prevaricazioni commesse nel processo di Luigi. XVI. e di cui vengo a dare le prove, onde si possa far giustizia de’ Rei. Nel mese scorso spedii al Guardasigilli dei Documenti utiii alla difesa di Luigi XVI. formalmente chiedendogli, che li facesse avere al medesimo. Io avea pensato , che la strada più sicura per farligitr-gnere ad una destinazione tanto sacra , for»- •~ ■ • se"